“Il Pd voti con noi per il Colle. Poi vediamo. Possiamo convergere sull’anticorruzione, contro il conflitto di interessi e sull’incandidabilità della Salma. Bersani si prenda le sue responsabilità, sarebbe il primo passo per governare insieme”. Lo afferma il leader del M5S, Beppe Grillo, al Fatto quotidiano.

Milena Gabanelli, spiega Grillo, “non l’ho ancora sentita. Non sono certo che accetti l’ipotesi. Ma, appunto, i nostri cittadini hanno scelto il loro nome, in completa autonomia. E hanno indicato una persona perbene, in grado di svolgere quel compito in grande libertà. Gli altri hanno commentato: sarebbe la Repubblica delle manette. Magari, dico io”. Se Gabanelli e Gino Strada non accettano, aggiunge Grillo spiegando che “é molto probabile”, “il terzo nome è Stefano Rodotà”, ma, prosegue, “mi sembra molto più probabile che il presidente venga eletto prima del terzo scrutinio grazie a un accordo tra il Pd e il Pdl. E questo accordo non passa dai nomi che noi proponiamo”. Alla domanda se gli piacerebbe Prodi come capo dello stato, Grillo replica: “Non lo so, onestamente”, “non è certo l’uomo del cambiamento”. E al Pd fa sapere: “Se poi vogliono presentare Giuliano Amato, il braccio destro di Craxi, facciano pure”. Su Napolitano, Grillo afferma: “E’ stato una delusione. Voleva solo sapere se davamo la fiducia al Pd. Ci siamo lasciati in un modo, poi è tornato coi saggi. Per prendere tempo”.

 

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