Massimo Donadi e Nello Formisano si sono dimessi dall’Idv e conseguentemente da tutte le cariche che ricoprivano nel partito e nel gruppo parlamentare. Lo hanno detto in una conferenza stampa alla Camera, annunciando che daranno vita a una nuova formazione politica aperta al dialogo con tutto il centrosinistra moderato.

“Attacchi sconsiderati” al presidente della Repubblica; “continue aggressioni” a quello che doveva essere il principale alleato, il Pd; mancanza di un indirizzo politico; gestione “verticistica e carismatica” del partito; distruzione della foto di Vasto, sostituita da continui “ondeggiamenti inaccettabili”; drastico calo dei consensi in Sicilia: è questo il lungo elenco di accuse che Massimo Donadi ha rivolto ad Antonio di Pietro, annunciando la conseguente dimissione dall’incarico di capogruppo a Montecitorio. Donadi e Formisano sono per ora gli unici deputati dell’Idv che hanno scelto le dimissioni dal partito. “Ce ne sono altri che stanno per decidere cosa fare in questi giorni, compreso Fabio Evangelisti”, ha sottolineato Formisano. I due parlamentari non aderiranno ad altri partiti, ma daranno vita ad una nuova formazione politica moderata e aperta al dialogo con il centro sinistra. Non rivendicano né parte dei finanziamenti pubblici, né del patrimonio immobiliare del partito. “Vogliamo lavorare – ha sottolineato l’ex capogruppo – ad un progetto che raccolga il testimone di 10 anni di impegno politico che rivendichiamo con orgoglio per i suoi valori superando però l’Idv. Il nascituro soggetto politico “guarderà con attenzione” ad alcune componenti che hanno in passato preso le distanze da Di Pietro, e in primo luogo il sindaco di Napoli Luigi De Magistris insieme al movimento arancione. Nei prossimo giorni Formisano e Donadi chiederanno di incontrare Giorgio Napolitano per “sottolineare la loro stima nei suoi confronti per quello che ha fatto e sta facendo per il Paese”.

 

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