Soddisfazione per l’esito dell’incontro in Prefettura sull’Ilva ieri a Taranto e per un incontro già fissato per lunedì per i risultati dell’indagine interna sulle ipotetiche “commistioni” del ministero dell’Ambiente con I’Ilva in occasione del rilascio dell’Autorizzazione integrata ambientale (Aia) del 2011.

E’ lo stato d’animo del ministro dell’Ambiente Corrado Clini, intervistato dall’Unità. Clini non vuole “convincere i giudici”, ma neanche fare la guerra alla magistratura: nella nuova Aia, sottolinea, sono state accolte le “stesse cose che chiede il gip a parte la chiusura”. “I due percorsi – aggiunge -, quello del ministero e quello della magistratura, sono paralleli. Spero che si incontrino presto e che la questione si risolva”. “Non ho avuto alcuna comunicazione in proposito dal procuratore della Repubblica, né formalmente né informalmente – prosegue il ministro – ma ho letto le intercettazioni pubblicate sui giornali. Ho chiesto al direttore generale un rapporto soprattutto per sapere se esistono dati che confermino eventuali pressioni in occasione del rilascio dell’Aia del 2011. II punto non è se ci fossero contatti fra amministrazione e impresa, che sarebbe del tutto fisiologico. Ciò che bisogna accertare è se invece tale relazione sia stata opaca”. Lunedì il “punto”, preannuncia, “e deciderò se cambiare i membri della commissione. In ogni caso dovrò aumentare il numero di membri, perché il lavoro è lungo e noi abbiamo solo 30 giorni di tempo”.

 

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