“Io sono stanco di manovre come credo tutti gli italiani, non si può inseguire la recessione con delle manovre e quindi sono contro”, ha detto Pier Luigi Bersani rispondendo a Mario Monti che non ha escluso la possibilità di una nuova manovra. “Mi pare di aver capito che la manovra non si fa se c’è lui:
un po’ di modestia sarebbe consigliabile. Detto questo – ha aggiunto Bersani – qualche problemino c’è da affrontare, lo sa anche Monti”. Nel 2013 bisogna certo pensare “ad un abbassamento del carico fiscale a vantaggio di lavoratori, pensionati e chi investe per dare lavoro. Ma non è solo fisco: credo che serva subito rileggere il patto stabilità e mettere in moto un piano per le piccole opere per dare un po’ di lavoro”, ha detto Bersani. La leader della Cgil Susanna Camusso incalza il premier Mario Monti su una eventuale manovra correttiva: “Benché dimissionario, dovrebbe ricordarsi di essere il presidente del Consiglio, quindi dovrebbe rispondere su a che punto lascia i conti del Paese – afferma la sindacalista – e non può sostenere che la manovra ci può essere o no a seconda di chi vince anche perché appare un messaggio minaccioso agli elettori”.