Via libera del Consiglio dei ministri alla manovra da 30 miliardi. Drammatica conferenza stampa dopo la riunione del governo. Monti: ‘Chiamatelo decreto ‘salva- Italia’. La crisi è gravissima, sono a rischio i sacrifici di 4 generazioni. Bisogna tirare cinghia ma con con equità e avviare la crescita. Giù subito i costi della politica, io rinuncio al mio stipendio’. Ministro Fornero parla dei sacrifici sulle pensioni e piange davanti ai giornalisti. E’ la foto che chiude una lunga giornata. ”Chiamatelo decreto salva-Italia”.

E’ un Mario Monti determinato a convincere il Paese che la manovra da 30 miliardi lordi (20 di correzione) non solo e’ l’unico modo per non far precipitare l’Italia, ma e’ anche piu’ equa e giusta di quanto non sia stata dipinta perche’ non e’ di sole tasse e soprattutto non colpisce i soliti noti. Non e’ un caso che aprendo la conferenza stampa – tenuta in una sede della presidenza del Consiglio dei ministri e dove arriva a piedi trovando il sostegno di diversi passanti – si rivolga direttamente ai cittadini italiani. Vuole dare il senso dell’urgenza e ci riesce. Ma anche della massima trasparenza spiegando che tutti i membri del governo dichiareranno per intero i patrimoni e non solo quello che prevede l’attuale modulistica. Parla di crisi ”gravissima”; della necessita’ di salvare i ”sacrifici di almeno quattro generazioni”.

Spiega che il debito pubblico, vero fardello che impone la manovra, non e’ colpa degli europei ma degli ”italiani” che non hanno guardato all’interesse delle future generazioni. Insiste sul taglio ai costi della politica contenuti nel decreto legge, citando in particolare l’eliminazione dei consigli provinciali e il ridimensionamento delle Authority, aggiungendo che il governo non si fermera’ qui. Ma soprattutto annuncia di voler rinunciare al suo stipendio da presidente del Consiglio e ministro dell’Economia, eliminando le doppie retribuzioni per tutti i membri dell’Esecutivo. Non a quello di senatore a vita, ammette, ma solo perche’ al momento non sa se sia possibile. L’intento di avere il sostegno degli italiani e’ evidente. Solo cosi’ potra’ superare lo scoglio parlamentare. Con i partiti, l’obiettivo – come ammette lui stesso – e’ scontentare tutti in egual misura.

 

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