‘Vogliamo sostenere la proiezione dell’Italia nel suo insieme su due grandi direttrici di fondo: la dimensione politica e la dimensione economica. Rientrano in questa profonda consapevolezza la responsabilita’ di tutelare sempre gli interessi dei nostri connazionali all’estero, quelli delle nostre imprese, ma anche la missione culturale del nostro Paese”.
E’ quanto afferma al Quotidiano nazionale, il ministro degli Esteri, Giulio Terzi a conclusione del suo tour asiatico. ”Per quanto riguarda i mar• – continua il titolare della Farnesina -, dal momento nel quale sono stati artatamente fatti entrare con la nave Lexie nelle acque territoriali indiane, io e gli altri membri del governo abbiamo costantemente insistito sul principio della legislazione internazionale in alto mare e sul principio della giurisdizione delle forze militari imbarcate anche su mercantili civili in funzione antipirateria. Sarebbe lunghissimo l’elenco delle riunioni internazionali nelle quali ho sollevato questo punto. E ho trovato sempre non solo piena comprensione ma molto spesso anche una disponibilita’ a intervenire. Sono almeno una ventina i paesi di ogni parte del mondo che mi hanno detto di essere intervenuti presso l’India, riferendomi i contenuti delle conversazioni. Al G8 ho fatto in modo di inserire nel comunicato un esplicito riferimento e ancora oggi alla riunione dell’Asean abbiamo ottenuto lo stesso. E mi ha fatto molto piacere che Lady Ashton sia intervenuta sulla necessita’ di un salto di qualita’ nell’azione antipirateria e nell’interpretazione dei principi giuridici, con evidente riferimento al caso del Kerala”. Riferendosi a India e Brasile, dove si e’ avuto il caso Battisti, Terzi spiega: ”Ci sono paesi verso i quali battere i pugni sul tavolo e’ controproducente e si interrompe qualsiasi possibilita’ di una soluzione accorta e ragionata”.