“Non appoggeremo nessun governo della sinistra e nessun governo tecnico: pensiamo che all’Italia non faccia bene”. Lo ha detto Ignazio La Russa all’Assemblea nazionale di Fratelli d’Italia in piena sintonia con l’altra fondatrice del movimento Giorgia Meloni che aggiunge: “No agli inciuci, no ai governi dei poteri forti: meglio tornare a votare dopo una nuova legge elettorale che impantanare l’Italia”.
“Se un governo tuttavia dovesse essere formato – aggiunge Meloni – noi siamo disposti a confrontarci senza pregiudiziali rispetto ai provvedimenti che ci verranno proposti, ma chiediamo la stessa attenzione per i nostri provvedimenti”. Tra questi, Meloni ha elencato il riferimento nella costituzione di un tetto per la tassazione, l’abolizione dell’Imu, l’impignorabilità della prima casa, divisione tra banche d’affari e banche commerciali, fiscalità di vantaggio per chi ha figli e legge elettorale. Il terzo ‘padre’ di Fdi, Guido Crosetto, ha battuto l’accento sulla totale apertura del movimento, sui territori, a quelli che arrivano dalle diverse esperienze del centrodestra, come quella di Fare per fermare il declino, i delusi da Casini, i tenti ex parlamentari di Forza Italia e i liberali”. “L’Italia non può crescere – secondo Crosetto – senza un centrodestra che rappresenti la parte produttiva del Paese”. La Russa ha confermato la disponibilità al dialogo con La Destra di Francesco Storace e con il Pdl. Per sabato 13 aprile Fdi ha convocato, in una città ancora da scegliere, una manifestazione nazionale per far conoscere le sue proposte. Nei prossimi giorni si aprirà il tesseramento, a luglio ci sarà l’assemblea degli eletti e a ottobre l’individuazione e l’attribuzione dei “ruoli apicali” che saranno scelti su indicazione della base. In serata l’Assemblea di Fdi, riunita al centro eventi di via Alibert, dovrebbe sciogliere il nodo delle opzioni dei nove eletti alla Camera. Su questo nodo la discussione è molto animata.