“Il Presidente della Repubblica ha oggi inviato al presidente del Consiglio una lettera contenente rilievi e motivi di preoccupazione sul tema, oggetto di ampio dibattito, del decentramento delle sedi dei Ministeri sul territorio”.
È quanto si legge in una nota del Quirinale. Le reazioni. L’intervento di Napolitano ha riscosso apprezzamento da più parti all’interno del panorama politico. “Il Presidente Napolitano con i suoi rilievi e la sua preoccupazione esprime lo sdegno dell’intera Nazione per l’autentica pagliacciata dell’apertura delle sedi ministeriali a Monza 1”, è stato il commento del vicepresidente del Fli, Italo Bocchino. “Mentre si chiedono sacrifici agli italiani – aggiunge – la politica dovrebbe dare l’esempio riducendo ministeri, poltrone e costi e la decisione di aprire nuove sedi a cui seguiranno altri doppioni in giro per l’Italia umilia quegli italiani chiamati a tirare la cinghia per pagare sprechi inutili”. Una buffonata che va fermata è, per Anna Finocchiaro, presidente dei senatori del Pd, quella proposta dalla Lega: “Come sempre il Presidente della Repubblica interpreta al meglio, in modo puntuale, il sentire comune dei cittadini italiani, stanchi di un governo ostaggio delle pericolose pagliacciate e della propaganda leghista”. Le parole del capo dello Stato, per il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini, interpretano “un’esigenza di serietà avvertita in tutta la nazione”. Apprezzamento alle parole di Napolitano è stato espresso dal presidente nazionale dei Verdi, Angelo Bonelli, che si augura che “il governo metta una volta per tutte la parola fine su questa vicenda ai limiti del grottesco”. “Il Presidente della Repubblica assolve alla sua funzione di garante dell’unità e dell’ordinamento. Chi disattende il giuramento fatto sulla Costituzione, invece, è il governo che si diverte a giocare con le sedi dei dicasteri, in aperta violazione della legalità costituzionale e in contrasto con l’idea vera di federalismo, che consiste nel decentramento delle competenze. Altra cosa è il costoso spostamento di sedi e strutture fatte esclusivamente per soddisfare selvaggi conati secessionisti”, ha detto il portavoce dell’Italia dei Valori, Leoluca Orlando. ”Condivido la preoccupazione del presidente Napolitano – ha commentato il sindaco di Roma, Gianni Alemanno -. Dopo molti segnali confusi – aggiunge Alemanno – era inevitabile che il Presidente della Repubblica facesse sentire la sua voce a difesa delle prerogative costituzionali di Roma Capitale. Mi auguro che il presidente Berlusconi tragga da questa lettera del capo dello Stato la spinta politica per confermare in maniera chiara e definitiva il pieno sostegno del Governo di centrodestra a Roma Capitale.