“Fra poche ore a Roma, nel Consiglio dei Ministri, dichiareremo lo stato di emergenza” per le zone colpite dal sisma di sabato scorso. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Monti, al termine di un incontro con le istituzioni locali a S.Agostino, paese che ha pagato il maggior tributo di vittime. Per la dichiarazione dello stato di emergenza, ha aggiunto Monti, “verrà emessa un’ordinanza della Protezione civile”.

Al suo arrivo a Sant’Agostino, insieme al presidente della Regione Emilia Romagna, Vasco Errani, al capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli, e al questore di Ferrara, Luigi Mauriello, Monti ha scambiato alcune parole con li sindaco di Sant’Agostino, Fabrizio Toselli, proprio di fronte al municipio sventrato dal sisma. Prima di entrare in una palazzina dove si terrà un incontro con gli altri sindaci della zona e con i tecnici, il presidente del Consiglio è stato apostrofato con fischi e ‘buu’ da un piccolo gruppetto di cittadini di Sant’Agostino. Semplici cittadini, hanno spiegato, “decisi a far sentire la propria voce in un momento difficile in cui, oltre alla paura” per il terremoto si sente anche “disagio per le tante tasse, per l’Imu” e per il rischio che le spese della ricostruzione del dopo terremoto pesino sulla cittadinanza. “Poteva stare a casa – ha spiegato una signora – è venuto perché questo è un circo mediatico. Abbiamo tanti problemi, c’é rabbia e paura. Da uno Stato ci si aspetta quello che lo Stato dovrebbe fare: fischiamo per esprimere il nostro malcontento”.

 

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