Atti come la lettera delle nuove Brigate Rosse, in cui si auspica che il movimento no Tav ‘faccia uno scatto politico – organizzativo’, sono “deprecabili, ma comprensibili e non devono contribuire a derubricare la realizzazione dell’opera a una mera questione di ordine pubblico”. Lo ha detto il giurista ed ex candidato alla Presidenza della repubblica da parte del Movimento 5 Stelle, Stefano Rodotà, a margine di un convegno organizzato a Torino dal Forum italiano dei Movimenti per l’acqua.

“In Italia – ha affermato – dovremmo prendere atto di quanto stia avvenendo a livello internazionale e riaprire una riflessione politica più ampia sull’infrastruttura, a maggior ragione in un momento di fibrillazione sociale molto forte, in cui non sarebbe giustificabile un impiego consistente di capitali in un’impresa che rischia di rimanere sospesa”. Secondo Rodotà, il decreto con cui la Francia ha dichiarato di pubblica utilità alcuni lavori del cantiere Tav, senza però dare certezze sullo stanziamento finanziario per l’opera è “un sostanziale rinvio della Torino – Lione, che può apparire come una rinuncia a costruire la parte francese della linea”.

Alfano: “Parole Rodotà gravi, rettifichi” – Le parole di Stefano Rodotà, che oggi ha definito deprecabili ma comprensibili le affermazioni delle Nuove Br, ”sono gravissime, inquietanti. Le condanno duramente, mi auguro che Rodotà le rettifichi” commenta il ministro dell’Interno Angelino Alfano. ”Mi chiedo – dice – se non ci sia da temere per il ritorno dei cattivi maestri”. Secondo Alfano la dichiarazione di Rodotà ”se fosse confermata sarebbe sconvolgente”. ”Mi pare intollerabile – ha aggiunto – che un candidato alla presidenza della Repubblica abbia potuto dire questo mentre i nostri poliziotti sono impegnati a proteggere il cantiere e mentre i lavoranti delle ditte sono lì a rischiare la vita”. ”Non possiamo dare un millimetro di vantaggio – ha detto il ministro – alle Nuove Br”. Alfano ha assicurato che ”lo Stato farà il proprio mestiere fino in fondo” e ha ricordato che è stato raddoppiato il contingente di uomini. ”Pensiamo che le parole in questi momenti – ha concluso – pesino come pietre e che non si possano sbagliare le parole”.

Immediata la replica di Rodotà: “Le parole usate dalle nuove Br “non sono ‘comprensibili’ nel senso che siano giustificabili in alcun modo; significa invece che purtroppo esiste ancora qualche persona che continua a usare un linguaggio pericoloso e inaccettabile”.

 

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