“Non capisco perché il Pd debba aver paura di primarie aperte e libere. Se il cambiamento delle regole è una mossa dettata dalla paura, allora è meglio che non facciano le primarie. Se vogliono farle finte, lo dicano”. Il sindaco di Firenze Matteo Renzi, intervistato dall’Unità, definisce “assurde” le norme sulle primarie e auspica che Bersani “intervenga e faccia prevalere la ragione”. In merito all’albo pubblico, “suona stravagante che la stessa organizzazione di partito che non ha ancora reso pubblici i votanti delle scorse primarie voglia oggi rendere pubblici quelli che voteranno alle prossime, ma se non ci sono problemi di privacy per me nulla osta”, dice Renzi.

Quanto al certificato di elettore del centrosinistra, “é inaccettabile arrivare a dover ritirare una tessera”, mentre è “allucinante un doppio turno in cui può votare solo chi ha votato al primo. Un clamoroso autogol”. “Sarebbe strano se alle primarie del centrosinistra si consentisse di correre a Tabacci e non al sindaco Pd di Firenze”, osserva Renzi. “Tra l’altro ci stanno regalando la possibilità di fare le vittime”. Renzi definisce “un’accusa umiliante per me, ma anche per chi lo dice”, la tesi secondo cui con una sua vittoria finirebbe il centrosinistra. “Se gli elettori premiano un candidato diverso da quello che D’Alema o chi per lui immaginano, non è che finisce il centrosinistra”.

 

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