Il ‘Polo della Nazione per la terza Repubblica’, epigono del Terzo Polo, fa un altro passo avanti. Dopo le amministrative al posto di Udc, Fli e Api ci sarà una confederazione, con un proprio simbolo. Il rassemblement moderato accelera dunque il passo in vista del 2013 e il primo a ‘muovere’ la pedina sulla scacchiera è ancora una volta Pier Ferdinando Casini, che domani azzera i vertici dell’Udc durante la Costituente di centro e mette in piedi una struttura molto più snella, già pronta a confluire nel nuovo partito.

La spinta impressa ieri da Casini – annunciando in tv “novità” ad horas per il Terzo Polo – impone un vertice mattutino con i co-leader Gianfranco Fini e Francesco Rutelli nello studio del Presidente della Camera, utile a ribadire la piena sintonia sul percorso da compiere ma anche la necessità di concordarne i passi. “Gli annunci sul Terzo Polo li facciamo insieme”, ammonisce Fini, costringendo Casini a spiegare subito dopo che la novità riguarda il suo partito e consiste nell’azzeramento dei vertici Udc. Un passo concreto, rispetto al semplice ‘invito’ di Fini alla convention di Pietrasanta di sciogliere Fli e andare oltre il Terzo Polo. “Non si chiamerà Partito della Nazione”, sente intanto l’esigenza di precisare Rutelli, mentre il vicepresidente di Fli parla di “un rassemblement che federerà i partiti del Terzo Polo e si aprirà a quanti vogliono andare oltre il Pdl”. Tra questi c’é sicuramente Beppe Pisanu, che oggi fa pervenire un nuovo avvertimento a Silvio Berlusconi: ci sono diversi parlamentari convinti che si debba salvare l’esperienza politica del Pdl partecipando insieme ad altri, in condizioni di pari dignità, ad un nuovo movimento liberaldemocratico, laico e cattolico, perché “da solo il Pdl non andrebbe lontano”. Fini subito mette cappello: “Il documento reso noto dal senatore Giuseppe Pisanu merita attenzione perché pone con lucidità questioni reali e auspica una possibile evoluzione positiva del sistema politico. Vedremo come sarà accolto dal Pdl, cui appartengono tutti i senatori firmatari”. Ma dal partito di Berlusconi si replica immediatamente che il rassemblement va benissimo, purché abbia il Pdl come architrave. “Se Casini lancia una idea e dice ‘vi inglobiamo’ non va bene. Dobbiamo farla insieme”, spiega Franco Frattini. Intanto Ferruccio Saro spiega che dietro la lettera di Pisanu “Non c’é nessuna azione concordata con l’iniziativa dell’onorevole Casini” e il documento “persegue il solo scopo di proporre al Pdl una seria prospettiva di rinnovamento politico”. Nell’ottica di un polo dei moderati è da leggersi anche l’insistito corteggiamento della politica a Luca Cordero di Montezemolo, leader di Italia Futura. Silvio Berlusconi ha già voluto incontrarlo parlando con lui dell’ipotesi di una lista di moderati, ma anche con Fini c’é già stato un faccia a faccia e in calendario c’é un appuntamento anche con Casini. Ha suscitato intanto perplessità (anche in Fini e Rutelli) l’evocazione da parte del leader Udc, ieri in diretta tv, di un imminente ingresso di attuali ministri del governo Monti nel nuovo contenitore moderato. In molti sono pronti a scommettere che lì approderanno Passera, Riccardi, Grilli, Severino, Improta, ma certo non ora. Del resto Maurizio Lupi – un attimo dopo la voce dal sen fuggita di Casini – mette in chiaro: “queste azzardate dichiarazioni sono gravi e pericolose per il futuro del governo”.

 

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