Come suo solito il presidente della Regione Campania non usa mezze misure e durante la trasmissione radiofonica Barba e Capelli, in onda su Radio CRC attacca duramente Matteo Richetti, candidato alla guida della segreteria del Pd, il quale ha detto chiaramente di non volere ‘figli di papa’. Un chiaro riferimento al figlio eletto alla Camera del governatore campano.
Queste le parole di De Luca: “Ci sono una seria di personaggi che cercano di farsi pubblicità gratuita strofinandosi su De Luca, perché sono una tale nullità che se non litigano con me non se ne accorge nessuno”.
“I miei figli sono ragazzi che vivono del proprio lavoro e della professione, e non di politica politicante come il signore di cui sopra – ha detto ancora il governatore – Siamo un paese di barbari e quando qualcuno non ha niente da dire scivola sulla volgarità e sulla barbarie. Detto questo, il Pd vive una situazione seria, grave, che chiede un’analisi seria che non è stata ancora fatta. Se io dovessi spiegare a un cittadino normale per quale motivo abbiamo perduto, come Pd, la metà dei voti in pochi anni io non saprei cosa dire. Premesso che il Pd, in qualche modo, ha salvato l’Italia perché la situazione era drammatica e potevamo fare la fine della Grecia, ci sono state anche decisioni che un poco alla volta ci hanno fatto perdere consenso: mondo della scuola, mondo della Pubblica amministrazione, codice degli appalti, riforma delle province. Poi i due temi centrali: sicurezza e lavoro. Io cerco di affrontarli ma i dirigenti nazionale sempre sordi. Minniti ha fatto un lavoro intelligente sulla migrazione. Ma dobbiamo affrontare il problema della sicurezza urbana altrimenti ci separiamo dalla gente normale”.

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