I partiti tentano un blitz sulla riforma delle pensioni con un Ddl bipartisan che ne allenta le maglie, discusso oggi in aula alla Camera. Ma il vero nodo sono i cinque miliardi di euro a copertura della proposta. A fare chiarezza e’ attesa per domani la relazione tecnica della Ragioneria generale. Documento che dovrebbe permettere alla commissione Bilancio di esprimere il suo parere. Ma senza l’ok, il provvedimento rischia di finire su un binario morto. Intanto spunta una lettera del ministro del Welfare Elsa Fornero al presidente della commissione Lavoro, datata 7 agosto, ma diffusa oggi, che metteva in guardia sulla necessita’ di rispettare la stabilita’ dei conti, sconsigliando scelte ”non adeguatamente ponderate”.
E da Milano, dove tiene una lezione alla Bocconi il ministro afferma: ”Credo che il governo abbia la piena disponibilita’ a discutere caso per caso”, perche’ ”ci sono persone in difficolta’ seria che vanno tutelate, mentre altre hanno lasciato il lavoro con buonuscite e pensioni generose. Io e il governo possiamo aver fatto degli errori – aggiunge – ma sono stati fatti pensando al Paese e alle giovani generazioni”. La strada principale che era stata indicata dai partiti (che giovedi’ in commissione Lavoro avevano votato all’unanimita’ il testo) e’ quella di reperire i fondi da un’ulteriore tassazione di giochi on-line e lotterie. Ma la commissione Finanze ha gia’ espresso perplessita’. Cosi’ si guarda altrove. L’Idv suggerisce una revisione delle numerose agevolazioni fiscali. L’ex ministro del Lavoro, il Pd Cesare Damiano pensa invece alla legge di stabilita’ e alla spending review, ”questi soldi non devono essere solo destinati ad una diminuzione del debito, ma anche per correggere l’errore fatto” dal ministro Fornero. ”Non vogliamo smontare la riforma. Vogliamo addolcire il salto e se i fondi non ci fossero sarebbe molto grave”, osserva ancora Damiano, mentre la sua collega di partito Marialuisa Gnecchi avverte: ‘Non siamo un Parlamento per corrispondenza” (facendo riferimento alla lettera inviate dal ministro Fornero) e aggiunge: ”siamo disponibili ad un confronto serio sulla gradualita’ degli interventi e le coperture economiche”, per un sistema ispirato a giustizia e equita’, non ad una ”lotteria”. L’Idv annuncia una manifestazione di piazza al fianco degli esodati, mentre Giovanni Paladini definisce l’atteggiamento del governo ”di ostruzionismo verso il Parlamento che da mesi chiede di rivedere la riforma Fornero”. Per Giuliano Cazzola (Pdl) il provvedimento e’ stato ”caricato come un tir, ma se va bene uscira’ dall’aula con le dimensioni di una motoretta” perche’ ”non ha le spalle coperte sul piano finanziario. ”Abbiamo sollevato un polverone che lascera’ delusi. Vedremo col documento della Ragioneria se il testo non tornera’ in commissione per una cura dimagrante”. Ma il capogruppo della Lega Nord alla Camera Giampaolo Dozzo mette in guardia: ”Non siamo disponibili a fare passi indietro e a tornare in commissione”. Questa ”e’ una battaglia di equita’ sociale”.