“Mi candido alle primarie quale candidato premier per il centrosinistra”: lo annuncia Nichi Vendola nel corso di una conferenza stampa nella sede del partito. “Lo faccio sulla base di una spinta larga – spiega – che non viene solo da parte del mio partito”.
“Avevo detto che se le primarie del centrosinistra fossero state una sorte di congresso del Pd – spiega Vendola – non mi interessavano. Ma se sono una gara di idee all’interno di un centrosinistra rinnovato allora mi interessano e quindi sciolgo la riserva”. A chi gli chiede come si ponga rispetto alla candidatura di Bersani, Vendola risponde: “Ho grande stima di lui e spero che avremo una bella contesa”. Quanto alla candidatura di Renzi , Vendola afferma di non essere molto preoccupato. “Sarebbe un dolore per me se nel centrosinistra non ci fosse l’Idv del mio amico Antonio Di Pietro”: lo scrive il leader di Sel, Nichi Vendola, su Twitter. “Ho parlato con Bersani stamattina, nel corso del nostro incontro, anche di legge elettorale. Io gli ho detto la mia opinione: siccome il Parlamento si sta avvitando su se stesso, si potrebbe prendere sul serio uno di quei nostri proclami quando facciamo appello alla democrazia. Un milione e 200 mila italiani si sono espressi apponendo la firma sulla richiesta di referendum che intendeva ripristinare il Mattarellum come legge elettorale. Quel referendum è stato cancellato. Ma noi potremmo lavorare a ripristinare il Mattarellum”. Lo dice Nichi Vendola, interpellato sulla riforma della legge elettorale nel corso della conferenza stampa nella sede di Sel.
Nichi Vendola non pone veti nei confronti di nessuno, tantomeno dell’Udc, ma un’alleanza che veda i due partiti uniti è “molto difficile” e, comunque, il confronto sarà “nel merito”. Il leader di Sel lo precisa nel corso di una conferenza stampa nella sede del partito. “La bussola mi pare chiara, l’orizzonte individuato, i protagonisti di questo cammino devono essere tanti, una coalizione plurale, larga – spiega – soprattutto per la presenza di movimenti sociali. E il dibattito deve essere senza pregiudizi su cosa è necesssario fare per cambiare l’italia con una forte cultura riformatrice”. “Penso sia molto difficile per me sentirmi alleato di Rocco Buttiglione e penso sia improbabile per Rocco Buttiglione sentirsi alleato con me. Ma non dirò mai ‘mai con Buttiglione, mai con Casini’. Dico che bisogna discutere nel merito dell’agenda del cambiamento. Il campo del centrosinistra è il campo del centrosinistra. La buona notizia di oggi è che il centrosinistra c’é e può ancora arricchirsi, ma può proporre un’egemonia nuova di solidarietà e di libertà”. “Se il centrosinistra non è in grado di proporre un salto radicale dal punto di vista delle coppie gay e delle coppie di fatto non ha ragione di esistere e non si pone quale vettore del cambiamento ma di un’alleanza elettoralistica per conquistare le leve del governo”. Lo dice Nichi Vendola in una conferenza stampa convocata nella sede di Sel. Secondo Vendola occorre “stracciare le leggi che hanno imposto un destino di precarietà a intere generazioni”, ovvero “superare la legge 30, avere il coraggio di ridiscutere l’organizzazione della previdenza sociale” ma anche rivedere la legge 40 sulla fecondazione assistita.