“Annuncio ufficialmente la mia e la nostra candidatura a guidare l’Italia per i prossimi 5 anni”. Così Matteo Renzi ha ufficialmente dichiarato la sua partecipazione alle primarie del centrosinistra, durante una convention a Verona.”Si tratta di cambiare l’Italia, non il Pd, e io avverto come possibile e immediata questa opportunità”. Lo ha detto Matteo Renzi: “Se si perde non ci si inventa una formazione politica di serie Z, ma saremo in prima fila a dare una mano a chi vince”.
“Futuro, Europa, merito”: ecco le parole-chiave indicate da Matteo Renzi nel suo intervento a Verona. “Noi – ha detto Renzi – possiamo candidarci senza portare la giustificazione: quando loro erano in parlamento noi eravamo all’asilo”. E poi: “Non veniamo dal pianeta delle chiacchiere, siamo sindaci e amministratori e cerchiamo di dare prospettive a questo tempo”. “Dobbiamo puntare il compasso e girarlo dall’altra parte, noi siamo l’altro raggio del compasso”. “Mi dicono di ringraziare Bersani per la primarie. Io dico grazie a Bersani per tanti motivi: chi parla male dell’avversario fa un errore, ma chi parla male degli amici fa un errore doppio. Ma le primarie non sono una concessione, sono elemento costitutivo del Pd”. “Chi negasse le primarie – negherebbe il Pd”. Renzi poi si è riferito alla similitudine dello slogan, ‘Adesso!’ e quello usato in passato da Franceschini: “Non ce lo ricordavamo”, ha ammesso con un sorriso. “L’esperienza del governo Monti ha restituito all’Italia l’idea di un Paese che fa e non rimanda. Se vinceremo noi continueremo a fare le cose immediatamente e non a rinviarle”. La Civil Partnership nei primi 100 giorni di governo è uno degli impegni presi da Matteo Renzi nel discorso con cui, a Verona, si è candidato alle primarie del Pd. Renzi ha anche detto che un impegno è anche quello di passare “in 5 anni dal 126/o posto in classifica della giustizia civile, come il Gabon, ai primi 30”. Uno degli altri obiettivi è anche “immaginare di arrivare al modello di Reggio Emilia per gli asili”.