“Un mago in grado di riproporsi con grande forza, un capitano che ha portato la nave sugli scogli”. Così Pier Luigi Bersani definisce, a Sky, Silvio Berlusconi condividendo il paragone con il capitano della Concordia Schettino. “Dal ’93-94 ha detto che fa tutto schifo e che lui risolveva da solo con un messaggio accattivante e demagogico con il piffero ma questo ci ha portato un sacco di guai”.

Ma Berlusconi non è stato ancora rimosso… “Beh, un colpetto gliel’abbiamo dato…”, afferma. ”E’ entrata in campo anche un’altra offerta politica, nuovi protagonisti, quando avevamo il 40 per cento c’eravamo solo noi in campo. Poi, io rispetto i sondaggi ma il dottore consiglia di non misurarsi la pressione tutti i giorni e guardare la tendenza di fondo. Noi siamo sereni, senza sottovalutare la destra che e’ in tutto il mondo e prende un certo numeri di voti”, dichiara il candidato premier del Pd. ”Nel mio elettorato sulla vicenda Monti c’e’ un po’ di ammaccatura, e credo che al di la’ della presenza di Ingroia, e’ piu’ l’ammaccatura verso Monti, perche’ nel nostro mondo c’e’ stata la percezione della nostra assoluta lealta’ anche in passaggi difficili”. Cosi’ Bersani spiega perche’ in base ai sondaggi gli elettori del centrosinistra preferirebbero un’intesa con Ingroia rispetto al Prof. “Non mi aspettavo che Monti entrasse mani e piedi nella contesa.

E’ una scelta che comunque va rispettata, ma non è in grado di rappresentare un’ alternativa alla destra”. “Che sinistra è quella che rischia di far vincere la destra? Questo è il punto: tutti i voti sono utili, è questione di gusti, tutti gli sono elettori rispettabili ma se si cerca per battere la destra c’é solo quello di centrosinistra e per noi”. Così Bersani critica la posizione del movimento di Ingroia. “Io ho certo idee della sinistra, sono riformista e se non c’é il tema del governo non è sinistra così come la legalità intesa nel nome di una fazione. Mai dire mai ma allo stato attuale Ingroia non è nel centrosinistra riformista”. ”Chi prende piu’ voti nel paese governera”’, aggiunge il segretario del Pd. ”Io sono per un radicale cambiamento in questo senso mi sento lepre, non per i sondaggi. Ma gli altri invece che inseguire tornano ai vecchi difetti e fanno i partiti attorno a una persona”. Anche Monti? ”Certamente”. ”Non credo nella patrimoniale intesa come tassa sulla ricchezza perche’ il nostro problema e’ rendere tracciabile, far conoscere chi e’ ricco. In Francia lo conoscono, da noi no. E’ la priorita’ assoluta : la leggibilita’ dei movimenti e poi far girare meno contanti abbassando gradualmente la soglia. Serve arrivare in Europa anche per la fedelta’ fiscale”, afferma Bersani a Sky. “Entriamo in par condicio, si parte tutti alla pari al di là dei sondaggi. Quindi si faccia un confronto con tutti i candidati. Berlusconi o Alfano? Vengano tutti e due”. Così Pier Luigi Bersani, ospite de ‘Lo spoglio’ su Sky Tg24, sul confronto tv. ”Come e’ che uno si autodefinisce ‘scelta civica’ e non appoggia la piu’ civica delle scelte ma Albertini? Ma in Lombardia o vince Maroni, che ha fatto l’accordo con Scilipoti, o Ambrosoli…francamente mi sembrano impazziti tutti. Si potevano unire forze civiche diverse tra loro”. Bersani si rivolge a Mario Monti rispetto alla decisione di appoggiare Albertini in Lombardia. Tra le prime misure per far ripartire il paese dal punto di vista industriale, Pier Luigi Bersani indica un “incrocio tra economia verde e edilizia”. Il leader del Pd nel suo intervento alla trasmissione Lo spoglio su SkyTg24 sottolinea che per far ripartire il paese occorre operare anche sul versante delle ristrutturazioni edilizie, innescando anche “meccanismi di riqualificazione”.

 

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