Emma Bonino, Beppe Grillo e Romano Prodi: sono alcuni dei dieci nomi scelti dagli iscritti al Movimento Cinque Stelle per la corsa al Quirinale. Nella classifica, pubblicata sul sito di Beppe Grillo, sono presenti anche Milena Gabanelli, Stefano Rodotà, Gino Strada, Giancarlo Caselli, Gustavo Zagrebelsky, Dario Fo. “Il MoVimento 5 Stelle ha indicato i suoi nomi per il Quirinale nella giornata di ieri.
Avevano diritto al voto 48.282 persone iscritte al M5S al 31 dicembre 2012 con documenti digitalizzati. Lunedì 15 gli iscritti al M5S potranno votare tra questi nomi il candidato per il Quirinale che sarà proposto in aula dai suoi parlamentari”. Così Beppe Grillo sul suo blog, annunciando il risultato del ‘primo turno’ della votazione dei 5 Stelle per la scelta del proprio candidato alla presidenza della Repubblica.
I dieci candidati scelti sono, in ordine alfabetico: Emma Bonino Emma, Gian Carlo Caselli, Dario Fo, Milena Jola Gabanelli, Giuseppe Piero (detto Beppe) Grillo, Ferdinando Imposimato, Romano Prodi, Stefano Rodotà, Luigi (detto Gino) Strada, Gustavo Zagrebelsky. Appaiono spiazzati e divisi, i militanti del M5S, dalla comparsa dei nomi di Emma Bonino e Romano Prodi nella rosa di candidati ‘a 5 Stelle’ per il Quirinale. La scelta fatta dagli iscritti al movimento che hanno votato on-line, fa gioire alcuni, ma arrabbiare altri, che appaiono al momento una maggioranza tra chi esprime la propria opinione tra i commenti sul blog di Beppe Grillo.
“La Bonino e Prodi andrebbero eliminati!”, è di Grazia il messaggio più votato, quello più gradito agli altri frequentatori del sito di Grillo. A seguire, proclami dello stesso tenore: “Prodi e Bonino proprio no! Vecchi marpioni della vecchia politica”, “Ma cosa c’entra Prodi? con tutte le porcate che ha fatto…”, “Sono due nomi che macchiano profondamente il M5S”, “Prodi? Mi sento mancare…”. “Ora Beppe – è il messaggio di Patrizia al leader 5 Stelle – possiamo sapere quanti infiltrati Pd ci sono, per lo meno tutti coloro che hanno votato Prodi! Chi fa parte del M5S non lo avrebbe MAI proposto!”.
E ancora: c’é chi, letti i nomi ‘partitocratici’, annuncia che non voterà più M5S. E chi sentenzia: “Prodi è l’inconfutabile segno che all’interno del Movimento c’é una corrente leccaculo-bersaniana che è come la gramigna… dura a morire”. “Avete urlato tutti a casa arrendetevi, ed ora venite a proporci Prodi e Bonino come candidati? Non è che forse candidando il mortadella volete inciuciare voi col Pd? Altro che nuovo che avanza, state riciclando il peggio della casta”.
Di fronte a questo fiume in piena di accuse, appaiono piuttosto isolati coloro che difendono la scelta di Prodi (“Se eleggono lui, Berlusconi espatria”). E allora qualcuno, come Giulio, chiede di vederci chiaro: “Chi ha votato Prodi batta un colpo. Sennò ci sono infiltrati, o quel nome è stato imposto…”.