Mario Monti ha indicato questa sera Anna Maria Tarantola come nuovo presidente della Rai e Luigi Gubitosi come direttore generale E’ una donna minuta, sempre impeccabilmente avvolta in tailleur e foulard e con la messa in piega d’ordinanza, ma nasconde un carattere di ferro, che l’ha portata, gradino dopo gradino, fino al direttorio della Banca d’Italia, di cui è vicedirettore generale dal 2009. Anna Maria Tarantola, indicata per la presidenza della Rai – il suo nome dovrà essere ora ratificato dalla Commissione di Vigilanza con voto dei due terzi dei componenti – lascerà le ovattate stanze di Palazzo Koch, dove ha trascorso praticamente tutta la sua vita professionale, per approdare in quelle piene di insidie di viale Mazzini, una sorta di coniglio uscito dal cappello al termine di una lunga impasse.

Il nome della Tarantola, infatti, non era circolato per la poltrona più importante della tv di Stato, ma negli ultimi tempi si era parlato di lei sia come possibile governatore al posto di Mario Draghi (“cazzate”, commentò però l’allora ministro Umberto Bossi) che come sottosegretario al Tesoro nel governo Monti. Il suo futuro, invece, sarà a sorpresa nella tv, dove porterà non solo le sue conoscenze economiche, ma anche un certo piglio, sicuramente utile per respingere attacchi e pressioni da parte della politica. Nata a Casalpusterlengo (Lodi) il 3 febbraio 1945, Anna Maria Tarantola – che sarebbe il terzo presidente Rai donna, dopo Letizia Moratti e Lucia Annunziata – è sposata e ha due figlie. Nota è la sua profonda attenzione per i problemi delle donne, in particolare per coloro che avendo scelto di puntare anche sulla carriera professionale, fanno fatica a fare i conti con il carico domestico di casa e figli, ma anche con i pregiudizi ancora presenti sul mondo del lavoro: “Una donna – ha detto recentemente – ha come potenzialità la maternità, ma anche quella di esprimere l’intelletto. Perché allora dev’essere messa di fronte alla necessità di dover scegliere, anziché fare entrambe le cose?”. Lei, certamente, non ha dovuto scegliere. Nel 1969 si laurea in Economia e Commercio all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano (dove ha anche insegnato) con una tesi dal titolo ‘Teorie neoclassiche e Keynesiane di fronte ai problemi monetari internazionali’ e prosegue gli studi come ricercatore presso la London School of Economics per il conseguimento del titolo di Master of Philosophy in Economics. Del 1971 è l’ingresso a Palazzo Koch, assunta all’Ufficio Vigilanza I della Sede di Milano. Nominata nel 1996 Direttore della Succursale di Varese, nel 1998 è alla Sede di Milano come titolare della Direzione Intermedia di Vigilanza-Cambi. Dal 2002 al settembre 2005 è direttore della Filiale di Brescia; successivamente, della Sede di Bologna. Nell’aprile 2006 è nominata Funzionario generale preposto all’Area Bilancio e controllo con la qualifica di Ragioniere generale; nel febbraio 2007 assume la carica di Funzionario generale preposto all’Area Vigilanza bancaria e finanziaria, mantenendo ad interim la sovrintendenza dell’Area Bilancio e controllo fino al luglio 2008. E nel corso della carriera ha espletato numerosi incarichi sia in Italia sia all’estero, rappresentando la Banca in diversi comitati come il Banking Supervision Committee, il Comitato di Sicurezza Finanziaria, il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi.

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