La rappresentante di lista, nel gazebo del quartiere Zen, di Fabrizio Ferrandelli, vincitore delle primarie del centrosinistra per la candidatura a sindaco di Palermo, e’ indagata dalla procura palermitana per presunte attivita’ illecite nello svolgimento delle elezioni di domenica scorsa.
I carabinieri hanno fatto accertamenti su Francesca Trapani, rappresentante di lista di Ferrandelli, per appurare se sia stata in possesso di certificati elettorali che sarebbero stati consegnati, assieme a un euro, alle persone che poi votavano nel seggio allestito in via Rocky Marciano, nel quartiere Zen. I carabinieri ieri hanno ascoltato gli scrutatori del seggio e sentiranno altre persone, compresi i rappresentanti di lista dei quattro candidati: Fabrizio Ferrandelli, Rita Borsellino, Davide Faraone e Antonella Monastra. Ascoltando i primi testimoni i carabinieri avrebbero verbalizzato dei racconti da cui si evince che durante il voto vi era un clima di tensione e strane manovre con le schede elettorali. Secondo testimonianze la donna aveva decine di certificati elettorali nella propria auto che le erano stati consegnati dagli stessi elettori. Quando il cittadino si presentava da lei, la donna consegnava il certificato elettorale e anche l’euro per votare alle primarie. Qualcuno avrebbe anche visto alcune persone che dopo il voto restituivano il certificato alla stessa Trapani. “Sono totalmente sconcertata. E’ una vergogna, molti politici non sanno perdere. Io ho fatto tutto alla luce del sole”. Lo dice Francesca Trapani, la rappresentante di lista di Fabrizio Ferrandelli indagata, col marito, nell’ambito dell’inchiesta su presunti illeciti alle primarie del centrosinistra per la scelta del candidato sindaco di Palermo vinte da Ferrandelli. Trapani, 50 anni, quattro figli, qualche vecchio precedente penale, lavora nell’associazione dello Zen “Donne insieme associate” che si occupa del recupero di minori e dice di conoscere Ferrandelli fin dai tempi della sindacatura di Leoluca Orlando. Il marito fa il posteggiatore abusivo “e non ha ricevuto – dice – da Ferrandelli né da altri la promessa di un posto di lavoro”. “Ho conosciuto Francesca Trapani quando era rappresentante di lista per Leoluca Orlando; lavora per l’associazione ‘Donne insieme associate’. Mi ha detto che alcuni cittadini le hanno firmato le deleghe per andare a ritirare i certificati elettorali. Mi risulta che le tessere sequestrare sono 55, una trentina delle quali votate”. Lo dice in conferenza stampa Fabrizio Ferrandelli, vincitore delle primarie del centrosinistra a Palermo, parlando della donna, rappresentante della sua lista, indagata dalla Procura per attività illecite nel gazebo del quartiere Zen.