Sono in corso, in Cassazione, le procedure per il deposito di due quesiti referendari sul lavoro sostenuti da Idv, Sel, Cofferati e altri sindacalisti, esponenti della società civile e giuristi. Presenti, negli uffici della Suprema corte, il leader Idv Antonio Di Pietro, Nichi Vendola per Sel, Rinaldini della Fiom mentre Sergio Cofferati aderisce all’iniziativa ma non è potuto venire.

I quesiti chiedono l’abrogazione della deroga alla contrattazione collettiva e il ripristino del vecchio articolo 18 sulla reintegra. In particolare il quesito sulla contrattazione collettiva chiede l’abrogazione dell’articolo 8 del decreto legge del 13 agosto 2011, numero 138, titolato ‘Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo’. Le nuove norme consentono la stipula di contratti in deroga alla contrattazione collettiva nazionale ed é stata sostenuta dal ministro del Welfare, Elsa Fornero. Il quesito sull’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, chiede di abrogare diverse modifiche introdotte per evitare la riassunzione dei lavoratori ingiustamente licenziati ‘liquidandoli’ solo con un indennizzo economico. “Il Partito democratico, come già successo altre volte, non appoggerà i quesiti referendari ma poi li farà vincere , come è già successo, anche recentemente, altre volte. Ci ritroveremo tutti uniti nel momento del voto”. Lo ha detto il leader di Sel, Nichi Vendola, prima di entrare in Cassazione per depositare i due quesiti referendari sul lavoro insieme all’Idv, a esponenti del sindacato e della società civile.

 

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