Il Consiglio regionale della Toscana ha votato a maggioranza la mozione che invoca l’introduzione del nuovo reato di ”omicidio stradale” nell’ordinamento giuridico italiano, chiedendo a Giunta e presidente di attivarsi perche’ la proposta di legge popolare promossa dall’associazione fiorentina Lorenzo Guarnieri (gia’ raccolte oltre 61mila firme) entri a breve nell’agenda politica di Governo e Parlamento.
La mozione – primo firmatario Paolo Marcheschi (Pdl) -, e’ stato sottoscritta da consiglieri di Pdl, Pd, dai consiglieri Locci e Staccioli del gruppo Misto e dall’Udc. L’atto prende le mosse dalla ”mancanza di attenzione specifica per omicidio e lesioni stradali”, nonostante che gli incidenti su strada siano la prima causa di morte tra giovani. Malgrado la ”forte correlazione” tra ”guida associata all’uso di sostanze psicoattive e il verificarsi di incidenti mortali”, recita il testo votato, nel nostro ordinamento giuridico non esiste ”un’autonoma e adeguata considerazione del fenomeno dell’infortunistica stradale” la cui tutela, proprio per la gravita’ delle conseguenze, non puo’ essere affidata solamente ad ipotesi di reato ”dogmaticamente non volontarie”. Il consigliere del Pdl Marco Taradash si e’ astenuto motivando il proprio voto alla luce del ”principio generale di non creare ulteriori fattispecie di reati che sono gia’ puniti” nei codici in vigore. La necessita’ che muove l’introduzione del nuovo rato di omicidio stradale, insomma, corrisponderebbe ad un’esigenza ”di emozione” ma non ”di azione”.