Si inasprisce il clima tra il Governo e i sindacati, con la Cgil che punta i piedi contro la riforma e decide un pacchetto di 16 ore di sciopero, di cui 8 ore generale. Il giorno dopo l’incontro sul mercato del lavoro, il clima si infiamma anche nel mondo politico. Il leader del Pd Pier Luigi Bersani ha detto che parlera’ stasera dell’accordo, “se di accordo si puo’ parlare…”.
Lapidario anche l’Idv, con Massimo Donani che osserva: “L’articolo 18 da oggi non esiste piu'”. Tornando alla Cgil, il sindacato di Corso Italia e’ pronto a contrastare la riforma del mercato del lavoro e in particolare l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori. Il comitato direttivo in corso in questi minuti sta discutendo le iniziative di protesta da intraprendere “non sara’ la fiammata che si esaurisce in un giorno che il governo ha messo in conto”, ha detto Fulvio Fammoni, segretario confederale del sindacato guidato da Susanna Camusso. “Abbiamo il dovere di portare a casa dei risultati prima che si avvii un biennio di espulsione di massa nelle aziende”, ha aggiunto. Sull’articolo 18 e’ stato fatto “un compromesso onorevole”, ha invece ribattuto il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, a Radio Anch’io. Quanto al ‘no’ della Cgil, Bonanni ha aggiunto: “Mi sembrava che Camusso volesse cercare soluzioni con Cisl e Uil, poi non so cosa e’ successo. Ognuno deve prendersi le responsabilita’ in un momento cosi’ grave”. E’ invece in corso da oltre tre ore la riunione della Direzione nazionale della Uil chiamata a dare un giudizio sulla riforma del mercato del lavoro. Intanto, oggi alle 18 e’ previsto un incontro tecnico mentre domani le parti sociali torneranno a via Flavia, al dicastero del Welfare, per la messa a punto di un “documento”.