“Voi andate di fretta perché la tempistica presuppone le elezioni anticipate, presuppone che i capi partito e i capi bastone si scelgano i candidati, si facciano le leggi e controllino i controllori delle leggi. Voi state facendo peggio della legge Acerbo, volete il potere con il 25% dei voti rispetto alla platea elettorale”. Così il senatore Vincenzo D’Anna, vicepresidente del gruppo Grandi Autonomie e Libertà, intervenendo nell’Aula di Palazzo Madama. “Vi presentate con un progetto di riforma costituzionale elaborato dal governo, definito in un patto a due, senza che questo parta da una larga iniziativa parlamentare e il presidente del Consiglio, nel suo sport preferito che è quello di sembrare simpatico alla gente, continua a bollarci come delle persone che si oppongono perché vogliono tenersi la poltrona. Si riunisca di nuovo la conferenza dei capigruppo e chieda a chi ha presentato gli emendamenti di fare una cernita e di raggiungere un’intesa sui tempi. Mentre qua aleggia la parola ‘ghigliottina’, come a dire ‘state dando fastidio, attenti a voi che tagliamo i tempi’. Noi – ha concluso D’Anna- non desisteremo perché non stiamo difendendo il nostro status, ma giusto un principio ‘marginale e piccolo’ che si chiama diritto del popolo italiano a scegliersi i loro parlamentari!”.

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