I tempi rapidi li hanno ottenuti. Sabato si chiude con il ddl stabilita’. Gia’ domenica potrebbero partire le consultazioni. Pd e Terzo Polo daranno al presidente Giorgio Napolitano la disponibilita’ a sostenere un governo di unita’ nazionale, dai numeri solidi e guidato da una personalita’ di alto profilo e credibilita’ internazionale.

Se il Colle chiedera’ una rosa di nomi in testa ci sara’ Mario Monti, che oggi ha fatto il primo passo in Parlamento: Napolitano lo ha nominato in serata senatore a vita. Una nomina letta da molti come un’investitura. Monti premier in pectore e gia’ si inizia a ipotizzare la lista dei ministri che rappresenteranno i partiti del governo di emergenza. Con un tecnico all’Economia. Si fa gia’ il nome di Fabrizio Saccomanni. Ma queste sono solo ipotesi. Per ora, sul tavolo c’e’ solo il pressing di Pd e Terzo Polo per il governo di unita’. L’Idv invece non si sbilancia. ABersani, che pure avrebbe potuto avere una convenienza ad andare a votare subito come probabile candidato premier del centrosinistra, vede la strada per le elezioni piu’ insidiosa rispetto alle settimane scorse quando diceva che il Pd era pronto sia al governo di emergenza che al voto. “Fino a qualche tempo fa il voto anticipato avrebbe potuto avere un effetto positivo sui mercati, come e’ avvenuto in Spagna. Ora siamo fuori tempo massimo”, e’ il ragionamento del segretario del Pd. La preoccupazione, dopo la drammatica mattinata di oggi sui mercati, e’ altissima. Bersani non l’ha nascosta durante la riunione dei gruppo Pd alla Camera. Anche per questo il segretario del Pd (e anche Pier Ferdinando Casini) ha sentito il presidente Napolitano per denunciare i ritardi della maggioranza sul maxiemendamento al ddl stabilita’. L’iter rapido e’ stato ottenuto. Si chiude sabato. E sul dopo, la linea e’ questa: “Adesso diciamo governo di emergenza o di transizione per dare un volto credibile all’Europa e ai mercati. Dopo si vede. Se non ci saranno le condizioni per un altro governo, che noi non intendiamo ne’ di ribaltone ne’ di aggiustamento con qualche transfuga, si vada a elezioni”. Quanto a Idv e Sel, il segretario del Pd osserva: “Non mi risulta fin qui che ne’ Vendola, ne’ Di Pietro abbiano detto qualcosa di diverso. Se non Di Pietro con la preferenza per le elezioni anticipate. Se Di Pietro ha cambiato idea, lo dira’ al capo dello Stato. C’e’ la politica ma prima c’e’ l’Italia”.ntonio Di Pietro vuol capire quale esecutivo e per fare cosa, prima di dare il via libera. “Per ora non c’e’ un nuovo esecutivo e con i se non si va da nessuna parte”, dice Di Pietro. I ‘se’, del resto, restano ancora molti. A partire da cosa fara’ il Pdl. Lo smottamento di una parte o l’intero partito che avalla il governo di transizione? Pier Luigi Bersani mette in chiaro che il si’ del Pd sara’ condizionato dalla solidita’ della nuova maggioranza: “Diciamo governo di emergenza o di transizione”, ma “non intendiamo un ribaltone o un aggiustamento con qualche transfuga”.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui