Si candida o non candida? Nell’attesa che Silvio Berlusconi faccia sapere se intende davvero riproporsi alla guida del governo , c’é già chi pensa al modo migliore per lanciare in grande stile il rientro del Cavaliere nell’agone politico.

Daniela Santanché non ha dubbi che alla fine Berlusconi scioglierà la riserva e ai microfoni di Klauscondicio annuncia per ottobre “una maxi manifestazione di piazza organizzata dal Pdl per sostenere la candidatura a premier di Silvio Berlusconi nella prossima campagna eletorale”. Non stupisce dunque che la Santanché bocci senza possibilità di appello l’idea di affidarsi a Corrado Passera: l’esponente del Pdl , oggi tra i più acesi contestatori del governo Monti, tira in ballo i guai giudiziari di Passera (indagato come ex Ad di banca Intesa) e lo definisce “un evasore fiscale”. “Mi chiedo che cosa stia a fare nel governo Monti e mi stupisco che qualcuno pensi di farlo premier”, dice la Santanché. Il ritorno di Berlusconi alla guida dell’esercito del Pdl nella campagna elettorale ha però uno svantaggio: allontana ulteriormente la possibilità di riagganciare l’Udc di Pier Ferdinando Casini. Lo dice esplicitamente il segretario dei centristi Cesa: ” Nei mesi scorsi mentre all’interno del Pdl si parlava di primarie e del superamento della logica proprietaria di Berlusconi sul partito, noi siamo sempre stati diffidenti. I fatti purtroppo ci hanno dato ragione e tutti i buoni propositi sono scomparsi con la ricandidatura di Berlusconi a palazzo Chigi”. Ma anche nel campo dei centristi la situazione è fluida. Italia Futura, l’associazione di Luca Cordero di Montezemolo, smentisce di essere in procinto di aderire alla nuova creatura politica che Casini ha in animo di costituire. Si tratta di “fantasiose ricostruzioni giornalistiche che vorrebbero Italia Futura impegnata a stipulare misteriosi accordi per ancor più misteriosi ‘nuovi’ contenitori”, taglia corto il “think tank” montezemoliano, gelando così le aspettative di chi punta alla nascita di un nuovo “grande centro”. “Se accordi e alleanze saranno discusse lo faremo alla luce del sole – avverte Italia Futura – e non certo attraverso tatticismi o accordi sottobanco ispirati alla sopravvivenza di una vecchia politica che gli italiani vogliono lasciarsi alle spalle”.

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