Si e’ estesa a tutta Italia la protesta degli autotrasportatori che era cominciata in Sicilia con il ”Movimento dei forconi” e contro gli aumenti del gasolio, dei pedaggi autostradali e dell’Irpef. Scattato alla mezzanotte, lo sciopero dei Tir che andra’ avanti sino a venerdi’, sta provocando disagi su molti tratti della rete autostradale,
anche con la chiusura di caselli e sulle tangenziali che attraversano le citta’. L’adesione e’ ”superiore a qualsiasi aspettativa”, fa sapere il movimento Trasportounito, secondo cui proprio questo e’ un segnale della ”gravita”’ della crisi. Se gli incolonnamenti sulle autostrade si registrano in tutta Italia, in alcune regioni le proteste hanno portato alla chiusura dei caselli: in Lazio Sulla A1, nel tratto Roma-Napoli, sono chiusi i caselli di Frosinone e Anagni; in Puglia sulla A14 Bologna-Taranto sono bloccate le entrate di Poggio Imperiale, San Severo, Foggia e Andria; in Emilia Romagna sulla A14 e’ off limits il casello di Cesena; e nelle Marche il fermo riguarda i caselli di San Benedetto del Tronto, Porto Sant’Elpidio, Civitanova Marche e Ancona Sud. A Napoli in citta’ bloccati gli accessi e le uscite per e da l’A3. “Seguiamo con molta attenzione e fermezza” le proteste in tutta Italia di varie categorie e “siamo aperti al dialogo, ma anche ad usare tutti gli strumenti che la legge ci mette a disposizione”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri, ad un convegno,annunciando che al Viminale si riunirà oggi un comitato interforze.
“Sicuramente – ha spiegato Cancellieri – è una responsabilità pesante per noi da affrontare e lo faremo con serenità, ma anche con determinazione. E’ giusto che le proteste si manifestino, però – ha sottolineato – sempre nel rispetto della legge. Ci sarà dunque massima attenzione alla cornice di legalità in cui avvengono queste manifestazioni”. Quanto al rischio che le proteste scavalchino i sindacati, ha proseguito il ministro, “questo è un problema, perché quando si fanno fughe in avanti si può andare oltre la legge e noi su questo saremo molto rigorosi”. Cancellieri ha poi rilevato che “la situazione è costantemente seguita e abbiamo allestito due sale crisi al Viminale: una per l’ordine e la sicurezza pubblica, che segue il fenomeno delle proteste, ed un’altra, più specifica, della polizia stradale, che segue gli aspetti legati alla circolazione”. “Non saranno tollerati i blocchi stradali”, ha spiegato il ministro parlando delle manifestazioni di protesta in corso nel Paese. “Fin dove si può – ha aggiunto – useremo tolleranze e dialogo, però bisogna anche tenere presenti i diritti dei cittadini”.