Ora la battaglia e’ al Senato. Alla quarta votazione i montiani rischiano di diventare davvero determinanti. I senatori del centrosinistra infatti sono 125 (Pd, 3 eletti all’estero, Tonini, 7 di Sel e 10 delle Autonomie). Mentre quelli del centrodestra sono 117 (98 Pdl, 18 Lega, 1 Grande Sud).

Se anche i 21 montiani (20 più Monti) dovessero optare per la candidatura di Renato Schifani individuata stamattina dal Pdl “come candidatura istituzionale”, l’ex presidente del Senato potrebbe tornare ad occupare lo scranno più alto di palazzo Madama. I 54 grillini, sulla carta determinanti in un senso o nell’altro, hanno confermato questa mattina l’intenzione di rivotare il proprio candidato Luis Alberto Ornellana. In caso di ballottaggio – spiegano – potrebbero uscire dall’aula o votare scheda bianca. E neanche i due senatori a vita Giulio Andreotti e Carlo Azeglio Ciampi potrebbero cambiare la situazione visto che il centrodestra con ‘Scelta Civica’ arriverebbe a 138. Contro i 125 del centrosinistra. Se invece i 21 montiani confermassero l’intenzione di votare scheda bianca i giochi sarebbero ancora aperti, ma difficilmente si arriverebbe alla maggioranza assoluta dei votanti. A meno di colpi di scena dell’ultimo momento.

 

ALFANO, CON TICKET PD PAESE PRECIPITA VERSO URNE – “Con il ticket proposto dal Pd il Paese precipiterebbe verso le urne, mentre la candidatura di Schifani consentirà la nascita di un nuovo governo per affrontare la situazione di crisi”. Lo scrive su Facebook il segretario del Pdl, Angelino Alfano assicurando che “il Pdl sarà compatto e attrattivo di altri consensi”. “Di fronte alla grande chiusura della coalizione di Bersani che porta il Paese in un vicolo cieco – prosegue Alfano – noi proponiamo la massima apertura: una candidatura istituzionale, di Renato Schifani, che ha onorato la funzione e la carica. La sua – assicura – non è una candidatura del Pdl, ma di continuità istituzionale che offriamo al Senato”. “Con il ticket del Pd, che propone Grasso al Senato e Boldrini alla Camera – spiega sempre su Facebook – il Paese resterebbe senza governo. Se viene eletto Schifani si dà la possibilità che il governo nasca e la possibilità di affrontare la grave crisi economica. Puntiamo ad assicurare una guida autorevole attraverso una persona che ha già ben operato”. Il Pdl, assicura Alfano, “sarà compatto e attrattivo di altri consensi. Il voto è segreto e in piena coscienza i senatori dovranno decidere se precipitare il Paese verso le urne o appoggiare la candidatura dell’attuale presidente del Senato”. Ieri 5 fumate nere per le elezioni dei presidenti delle camere. Vota praticamente solo M5s, che debutta tra cravatte no-Tav e apriscatole, sedendo in alto alla Camera. Berlusconi chiama fuori il Pdl: colpa di un Pd irresponsabile, accusa.

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