“In questi giorni i cittadini 5 stelle al Senato stanno ricevendo i loro primi stipendi e le relative buste paga relative alle indennità di carica. Il Movimento 5 stelle ha già rinunciato ai 42 milioni di euro di rimborsi elettorali.

I parlamentari si apprestano a restituire la parte eccedente dello stipendio come stabilito prima di candidarsi, perché il vero cambiamento passa dai fatti e non dalle promesse”. E’ quanto si legge in un comunicato del gruppo M5S al Senato, firmato dal capogruppo Vito Crimi. “La parte eccedente di stipendio ammonta a circa 400 mila euro al mese (tra Camera e Senato). In un anno sono circa 5 milioni di euro restituiti ai bilanci pubblici. In una legislatura completa, calcolando il numero di nostri parlamentari, quasi 25 milioni di euro”, afferma Crimi. “Al fine di poter depositare tali somme eccedenti su un fondo controllato da ente terzo, in maniera trasparente, con fini da determinare di comune accordo, analogamente alla iniziativa intrapresa alla Camera, la senatrice Laura Bottici in qualità di questore del Senato, ha richiesto al Presidente del Senato di autorizzare l’apertura nel Bilancio del Senato, un nuovo capitolo di entrata con denominazione apposita, in cui far confluire, su base volontaria, la quota che ogni senatore, appartenente a qualsiasi gruppo, riterrà di voler destinare”, si legge nella nota. “Si informa inoltre – conclude Crimi – che Laura Bottici ha predisposto la rinuncia sia della sua indennità di carica (circa 2.300 euro al mese in più come Questore che rimarranno nel bilancio del Senato per essere poi destinati allo Stato) che all’appartamento del Questore”.

 

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