”L’esplosione del governo sarebbe molto negativa”. Parola del presidente di Scelta Civica Mario Monti, intervistato dal Corriere della Sera sulle possibili ripercussioni della sentenza Mediaset. ”Il dovere di un partito che fa parte di una maggioranza ed esprime delle persone nell’esecutivo – aggiunge – è aiutare il premier a non essere troppo permissivo verso chi pretende di usare il governo come un taxi per consegnare al domicilio degli elettori” ciò che, ”proprio in materia di tasse, è stato promesso con consapevole disinvoltura”.
Nei confronti della ”persona” Silvio Berlusconi, Monti prova ”vero dispiacere” per la condanna, ma è anche convinto che ”il contributo politico” del Cavaliere possa ”continuare ad essere rilevante” perché, precisa, contributo politico significa anche ”indurre quel partito a modificare le proprie posizioni e il proprio stile all’evolvere delle situazioni”. Come ”ogni comparto”, prosegue, anche la giustizia ”ha bisogno di riforme”, ma ”in modo svincolato da questa sentenza sulla quale, come su ogni altra, non mi pronuncio. Occorre solo prenderne atto e eseguirla”. Lo stesso voto in Senato sull’ espulsione di Berlusconi, dice, ne è una ”presa d’atto”. Su Scelta civica Mario Monti spiega che essendoci al suo interno forze diverse ”nel quotidiano ciascuna possa avere idee ed atteggiamenti diversi”. L’altra sera, prosegue, si è ”deciso che, da oggi al congresso in autunno, non vi sarà un coordinatore politico unico”. ”Per questo compito” si è creato ”un gruppo di lavoro strategico affidandone la guida a Olivero, che continua a far parte del Comitato di Presidenza”. Per Casini continua ad avere ”molta ammirazione”, più per il ”politico”, meno ”come stratega per il cambiamento”. ”Certo è più gratificante incontrare Obama che stare nella sede di Scelta civica fino alle due di notte. Ma sono convinto che ciò cui abbiamo dato inizio un giorno sarà più importante per l’Italia”.