Nel Pdl ormai si litiga su tutto. Pomo della discordia in questa vigilia di ferragosto la sfiducia al ministro della giustizia Paola Severino avanzata dalla Lega Nord. Da un lato Gasparri, dall’altro Cicchitto.

“La gestione della giustizia è del tutto fallimentare”. Lo ha detto il presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri. “Ci sarà molto da discutere in Parlamento sul disastro Severino”, sottolinea il capogruppo.Gasparri spiega la sua dura critica al ministro Severino con queste parolé:”Carceri colabrodo come ha dimostrato lo scandaloso tour della sinistra dai boss delle cosche, nessuna decisione sulle intercettazioni, tentativi di mettere il bavaglio al Senato sulla responsabilità civile dei giudici, decisioni clientelari e non trasparenti sugli uffici giudiziari sul territorio, tagli del personale della polizia penitenziaria. Solleveremo anche il problema della opaca gestione dei beni sequestrati alla criminalità da parte degli uffici di via Arenula”.

Diametralmente opposte le parole di Fabrizio Cicchitto: “Dobbiamo dire all’onorevole Dozzo che,come abbiamo già sottolineato in occasione di analoghe iniziative prese contro il ministro del lavoro Fornero, abbiamo una posizione di principio contraria alle mozioni di sfiducia individuali”.

“Le mozioni di sfiducia -spiega Cicchitto rivolgendosi al capogruppo della Lega – vanno presentate contro i governi nel loro complesso, non ricorrendo al tatticismo di concentrare il fuoco su un singolo ministro”. Ciò è “indipendente dalla condivisione o dal dissenso sull’attivitàdi un singolo ministro. In occasione del dibattuto sulla fiducia a proposito del decreto sulla corruzione,abbiamo giàavuto modo di polemizzare con il ministro Severino,ma da ciò e da altre ragioni di dissenso non traiamo la conseguenza di votare mozioni di sfiducia individuali da chiunque siano presentate.” Acque agitate dunque nel Pdl, dopo i paventati venti di ritorno ad An circolati nei giorni scorsi

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