Il Senato ha approvato la richiesta di urgenza per il ddl costituzionale che istituisce il Comitato parlamentare per le riforme costituzionali.
“E’ una forzatura per accelerare un processo legislativo proposto dalla maggioranza che, per sua natura, potrebbe già avere la strada spianata ma che dimostra, ancora una volta, l’incongruenza e la fragilità di questa maggioranza di governo”. Così Vito Crimi, capogruppo uscente dei senatori M5S, nel dibattito al Senato, annunciando il ‘no’ sull’urgenza per il ddl costituzionale sull’iter delle riforme. Di più, “l’attuale potere costituente, ovvero il Parlamento repubblicano, risulta essere stato eletto con legge costituzionalmente viziata. Tale circostanza, indebolendo significativamente la legittimità morale e politica del riformatore costituzionale, avrebbe potuto abilitare le Camera ad intervenire limitatamente su alcune significative questioni unanimemente sentite dal popolo italiano, senza però scardinare il sistema della forma di Stato e della forma di Governo vigenti”. “Questa deroga una tantum – aggiunge – permetterebbe l’approvazione di leggi modificative della forma di Governo, del rapporto tra lo Stato e gli enti locali e del bicameralismo, con un procedimento difforme dall’articolo 138 della Costituzione. Questa deroga è quindi illegittima”. Per Crimi, il comitato “serve a neutralizzare questo Senato e l’assenza di una maggioranza in questo Senato. E’ un modo evidente per aggirare un risultato elettorale e vanificare la rappresentatività del Movimento 5 Stelle nelle sedi opportune e in questo Senato, e dei suoi 8 milioni di elettori”.