Prima la nomina di Nitto Palma a ministro della Giustizia e quella di Anna Maria Bernini al dicastero delle Politiche comunitarie. Poi, a sorpresa, l’arrivo di Elio Belcastro, deputato di Noi Sud, nominato sottosegretario all’Ambiente.

Una decisione, quest’ultima, che arriva pero’ con una scia di polemiche e al termine di un Consiglio dei ministri, il secondo della giornata, durato quasi un’ora. La convocazione del Cdm nel tardo pomeriggio coglie tutti di sorpresa (ministri e diretto interessato compreso all’oscuro della promozione ed in viaggio verso la Calabria). La decisione di riunire di nuovo l’esecutivo, dopo la lunga riunione di stamane) aveva come obiettivo di procedere rapidamente alla copertura della casella del Viminale lasciata libera da Nitto Palma. Una richiesta che, stando ad alcuni esponenti della maggioranza, sarebbe arrivata direttamente dal Colle. La rosa dei nomi era molto ricca: oltre al nome Belcastro, infatti, giravano anche quelli di Pino Galati, Nunzia De Girolamo e Francesco Pionati. Ma, a spuntarla sembrava pero’ essere proprio l’esponente di Popolo e Territorio, avvertito una volta atterrato con l’aereo dell’imminente promozione al dicastero dell’Interno. Ma a pochi minuti dall’inizio della riunione del Cdm le cose sono cambiate. Tant’e’ che anche nel gruppo dei Responsabili si iniziava a dubitare della ‘promozione’ al Viminale. Il Consiglio si conclude con la nomina di Belcastro ma al dicastero dell’Ambiente. Un blitz dell’ultima ora, viene spiegato da ambienti della maggioranza, su cui avrebbero inciso alcune considerazioni. Nel corso della riunione, spiega piu’ di qualche presente, diversi ministri pidiellini ma anche quelli della Lega Nord, avrebbero mostrato perplessita’ per la delicatezza del ruolo da affidare ad un parlamentare senza altre esperienze di governo chiedendo dunque che la decisione fosse ben ponderata. La notizia della nomina dell’esponente di Noi Sud aveva acceso nel frattempo le tensioni all’interno dell’ ex gruppo di Responsabili. In particolare ad alzare le barricare sarebbero stati quei parlamentari a cui era stato promesso un imminente ingresso nell’esecutivo. Ad incidere nella decisione di spostare Belcastro al dicastero dell’Ambiente ci sarebbero stati, inoltre, i rapporti tesi tra il ministro dell’Ambiente Stefania Pestigiacomo ed il sottosegretario Gianpiero Catone al quale il titolare dell’Ambiente avrebbe gia’ da diverso tempo tolto le deleghe dopo una serie di ‘incomprensioni’. Difficile ora capire che tempi avra’ il completamento della squadra dei sottosegretari e dei viceministri. Una ipotesi prevede che la prossima settima, con l’ultima riunione del Consiglio dei ministri prima della pausa estiva, il Cavaliere possa chiudere le ultime caselle: Oltre alla poltrona di sottosegretario all’Interno, mancano all’appello un vice ministro allo sviluppo Economico ed un altro sottosegretario sempre allo stesso ministero. I piu’ scettici dentro la maggioranza pero’ ipotizzano, viste le tensioni, che il Cavaliere possa decidere di rinviare la partita dopo l’estate.

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