Arriva una stretta sui farmaci griffati. Il medico, se per la prima volta segna un medicinale ad un malato cronico, o se si trova ad affrontare per la prima volta una malattia non cronica del proprio paziente dovra’ indicare nella ricetta solo il principio attivo. O giustificare l’altra scelta.
Lo prevede un emendamento alla spending review. La commissione Bilancio del Senato ha approvato il decreto sulla spending review che da lunedì passerà all’esame dell’Aula. La commissione ha apportato numerose modifiche al testo originario del provvedimento del governo.La commissione Bilancio del Senato ha approvato un emendamento dei relatori al dl sulla spending review che mantiene gli sconti a carico di Farmacie e aziende, pur limandoli, ma prevede che il sistema cambi dal 2013. “L’attuale sistema di remunerazione della filiera distributiva del farmaco” sarà sostituito “da un nuovo metodo” che sarà definito dal Ministero di concerto con i soggetti interessati e le “maggiori associazioni di categoria”. L’articolo sulla sanità e sulla spesa farmaceutica ha bloccato per ore i lavori della commissione. Il testo approvato prevede una limatura degli sconti a carico delle Farmacie che scendono dal 3,65 al 2,25, mentre quelli a carico delle aziende scendono dal 6,5% al 4,1%. Poi dal 2013 dovrà partire il nuovo “sistema di remunerazione della filiera”. Questo punto, frutto di una proposta di Paolo Tancredi (Pdl) ha sbloccato la trattativa. Il tetto della spesa farmaceutica territoriale viene ritoccato all’11,35% rispetto all’11,5% previsto dal testo originario del decreto. Quanto al taglio dei posti letto, esso dovrà riguardare gli ospedali pubblici “per una quota non inferiore al 50%”, mentre il provvedimento inizialmente parlava del 40%. Secondo il sottosegretario ai rapporti con il Parlamento, Antonio Malaschini, l’approvazione del nodo della sanità “dovrebbe sbloccare i rimanenti articoli”.