Il direttivo dell’Api, convocato per l’analisi del voto, viene sospeso in serata. Francesco Rutelli, con una telefonata a Gianfranco Fini, cerca di capire perche’ Pier Ferdinando Casini abbia deciso di aprire lo scontro nel Terzo polo. Forse oggi ci sara’ un incontro tra Rutelli e Casini, ma la tensione tra i centristi e’ altissima. Il primo interrogativo riguarda la nuova linea di Casini. Dieci giorni fa il leader dell’Udc aveva annunciato l’accelerazione del progetto di costruire una casa comune dei moderati in un possibile ”partito della nazione”. Da qui la decisione di azzerare i gruppi dirigenti del suo partito.

In quell’occasione c’era stato pero’ il silenzio di Api e Fli. Il deludente risultato centrista nelle elezioni amministrative ora fa da detonatore per le contraddizioni irrisolte. Chiara la valutazione del voto di Casini: ”Il Terzo polo e’ stato importante per chiudere la stagione Berlusconi, non e’ in grado di rappresentare la richiesta di cambiamento e novita’. E’ l’esplosione dell’antipolitica, perdono i partiti tradizionali e i moderati si ritrovano sotto le macerie”. Ma non altrettanto chiara e’ la direzione di marcia di Casini che fa capire di voler archiviare l’esperienza del Terzo polo con Rutelli e Fini. Tra gli ex partner del leader dell’Udc si e’ cosi’ insinuato il dubbio che Casini voglia giocare le sue carte intervenendo nella crisi del Pdl, proponendo un nuovo asse con Beppe Pisanu e quanti vogliono superare quel partito, e soprattutto con Luca Cordero di Montezemolo impedendo che si saldi l’alleanza tra quest’ ultimo e Silvio Berlusconi in quella federazione dei moderati che l’ex presidente del Consiglio vorrebbe mettere in campo nelle prossime settimane. Fabio Granata, deputato di Fli, conversando con l’Asca, tratteggia possibili scenari: ”Da ora fino alle elezioni politiche cambieranno tutti i punti riferimento politici. C’e’ ormai purtroppo poca speranza di andare al voto con un’altra legge elettorale. Occorre fare una scelta chiara. Con questa legge elettorale non possiamo che allearci con il Pd in modo da battere definitivamente la destra di Berlusconi e della Lega Nord per poi attuare riforme di sistema”. Alla domanda su cosa dovrebbe fare Fli in questo sommovimento che sembra archiviare il Terzo polo, Granata non ha dubbi: ”Dovremmo riprendere il progetto di costruire le basi identitarie di una nuova destra repubblicana con forti legami sociali. Fini in particolare deve tornare a giocare un ruolo di primo piano in questa direzione. Se abbiamo rotto per ragioni profonde con Lega Nord e Pdl, non possiamo tornare in quell’ area”. Il deputato di Fli smentisce di aver chiesto a Fini di lasciare la presidenza della Camera per dedicarsi a tempo pieno al confronto politico quotidiano. E alla domanda se abbia il dubbio che Casini voglia ricollocarsi giocando un ruolo nella crisi del Pdl, Granata replica: ”Chissa’, e’ probabile”. Top secret invece sul colloquio di un’ora che c’e’ stato ieri tra Fini e Casini. Il leader dell’Udc intanto la sua analisi la fa in una intervista al Tg1: ”Temo una deriva verso Atene, non verso Parigi o Berlino. Le responsabilita’ sono sempre di chi non si fa capire, quindi nostre. Ma se qualcuno pensa che la conseguenza di questo voto possa essere per noi togliere la fiducia al governo non capisce che questo sarebbe un atto veramente esiziale per la politica”. Sulle alleanze ribadisce: ”Abbiamo sempre scelto, ma non ci interessa aggiungerci alla foto di Vasto, ne’ inseguire la Lega nella valli padane”. Massimo D’Alema, con una intervista al ”Messaggero”, aveva rilanciato ieri l’alleanza tra progressisti e moderati: tra Pd, Sel e Terzo polo mostrandosi scettico sulla possibilita’ che tra chi si candida a governare possa esserci anche l’Idv di Antonio Di Pietro. Proprio Casini, con le sue mosse, ribadisce tuttavia il proprio no a questa prospettiva. Un’alleanza tra centrosinistra e centristi senza Casini ma con Fini e’ allo stato attuale difficile da immaginare, anche se il presidente della Camera dialoga da tempo proprio con D’Alema in seminari promossi dalle loro Fondazioni (Fare Futuro, Italianieuropei) su temi istituzionali e sistemici proponendo riforme che favoriscano un bipolarismo in stile europeo. Casini era stato ancora piu’ esplicito nella sua analisi dichiarando a fine mattinata, a margine dell’assemblea di Confcooperative: ”Il Terzo Polo ha svolto un ruolo fondamentale, onore a chi vi ha partecipato. Oggi siamo in un nuovo campo e in una nuova stagione, il gioco adesso e’ diverso”. E alla domanda se il suo interlocutore principale a questo punto diventi Angelino Alfano, segretario del Pdl, il leader dell’Udc aveva risposto: ”A volte bisogna fermarsi e riflettere. Andro’ in un eremo a farlo”.

 

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