“Non ho alcuna voglia di iscrivermi a nessuna delle sue correnti interne perché il Pd non è il mio né il nostro destino”. Lo afferma Nichi Vendola dal palco del congresso di Sel a Riccione. “Caro Matteo, l’abbraccio con il Caimano è una maledizione per la sinistra moderata che ne esce sempre smontata”. Afferma Vendola rivolgendosi a Matteo Renzi. “Non ci piace l’insulto o l’attacco con la bava alla bocca ma non ci si chieda di dimenticare la girandola di mafiosi, faccendieri, ruffiani e escort che ha riempito la scena politica degli ultimi 20 anni”.
Così, nella sua relazione di apertura del secondo Congresso nazionale di Sel, il segretario del partito si rivolge al segretario del Pd riferendosi all’intesa stretta con Silvio Berlusconi sulla riforma elettorale. Poi Vendola annuncia all’assemblea del congresso di Sel l’intenzione di togliere il suo nome dal simbolo del partito: “Spero vogliate accogliere la domanda di restituzione”.