“Il Pd stava correndo il rischio del giacobinismo. Se vedi che un’auto va fuori strada devi avvertire l’autista. Per questo ho parlato”. Lo dice in una intervista alla Repubblica, Luciano Violante dopo le polemiche suscitate dalle sue dichiarazioni alla festa del Pd di Torino.

“L’idea di annientare l’avversario – aggiunge – e’ tipica della politica debole, quella che non ha la forza di confrontarsi con gli oppositori. Non ho mai detto che il Pd debba offrire scappatoie a Berlusconi Ho detto che doveva garantire anche a lui il diritto di difendersi davanti alla Giunta. Mi sembrava una banalita’”. “Abbiamo rischiato – ha detto ancora Violante – di farci prendere dallo sbrigativismo: e’ condannato, espelliamolo. Ma proprio quando l’avversario e’ in difficolta’ devi avere la forza di dargli le garanzie che gli spettano. Altrimenti non sei un partito democratico. La degenerazione e’ far prevalere la forza sulla regola. Quella che abbiamo sempre rivolto a Berlusconi”. Violante ha detto di non essersi mai definito garantista, “sono un legalitario – ha precisato – perche’ il rispetto della legge sia fondamentale soprattutto nei confronti degli avversari politici. Gli avversari li sceglie il popolo e per rispetto del popolo bisogna essere in grado di dialogare e confrontarsi con loro se ne ha la forza politica, morale e intellettuale”.

 

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