Per fermare la violenza sulle donne “partiamo dalla disoccupazione femminile: in Italia solo il 47% lavora, percentuale tra le più basse d’Europa. E al Meridione si scende ancora”. Ma “la donna che lavora è più libera, ha più possibilità di decidere della sua vita”.

Lo afferma in un’intervista al Mattino la presidente della Camera, Laura Boldrini, convinta che servano “anche norme sull’utilizzo del corpo della donna nella comunicazione e nella pubblicità” perché “se la donna viene resa oggetto nella sua immagine puoi farne quel che vuoi”. Nel suo mandato da presidente di Montecitorio Boldrini dice di voler “dare voce” ai “tanti eroi positivi ignorati dai media” e annuncia l’intenzione “di aprire la Camera per farne la casa della buona politica. Due volte al mese incontrerò le associazioni che si occupano di temi specifici, coinvolgendo anche la commissione parlamentare competente sul tema in discussione, il ministro e il sottosegretario”. Le piacerebbe spiega, rendere Montecitorio più vicino alla gente anche “rendendo loro più comprensibile l’iter legislativo difficile per tutti, me compresa”, partendo dalla modifica dei regolamenti e dando più centralità alle commissioni “per velocizzare l’iter delle leggi: e ‘inutile arrivare in aula con tutti gli emendamenti da discutere”. Ma bisognerà anche creare “percorsi stabiliti e certi alle leggi di iniziativa popolare”. Perché i tagli ai costi della politica vanno fatti (“mi sono presentata riducendomi lo stipendio” ricorda) ma “non si risollevano le sorti del Paese con i tagli alla politica”. Quanto alle accuse di voler mettere il bavaglio al web Boldrini risponde di non aver mai chiesto leggi speciali ma “se minacci una persona fuori della rete vieni perseguito e lo stesso deve accadere se lo fai nel web”. Contro di lei, dice, si sono usati “mezzi sleali, sono pronta a confrontarmi su qualsiasi tema ma escano allo scoperto”.

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui