Manca il personale, rete dell’emergenza a rischio: la Regione Campania è alle strette e potrebbe puntare sull’accorpamento delle unità di pronto soccorso dei presidi periferici con le grandi strutture provinciali per tenere in piedi un indispensabile servizio salvavita. «Non tutti si sono resi conto ma a gennaio saremo costretti a chiudere qualche pronto soccorso marginale per tenere aperti quelli più importanti». Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca torna a spingere su questo tasto pensando a una rete dell’emergenza rimaneggiata da due anni di pandemia, a corto di personale e senza rimpiazzi a disposizione dopo i tanti pensionamenti, trasferimenti, dimissioni, ripieghi su altri servizi di decine e decine di medici e infermieri. Neanche assumendo gli specializzandi si riesce più ad assicurare i turni necessari. Un presidio salvavita da tenere invece piedi, a livelli di efficienza, a tutti i costi. Anche il rimedio di trasferire in prima linea, per alcune ore, personale specialistico dai reparti si è rivelato insufficiente per non parlare dei concorsi che spesso vanno deserti. Lavorare in pronto soccorso è usurante, poco gratificante sul piano economico e professionale con alti rischi di contenziosi e aggressioni da parte di un’utenza che non comprende lo sforzo profuso dal personale. Un circolo vizioso nel quale è prioritario intervenire. De Luca mette nel mirino il governo nazionale: «Se ne infischiano, come prova la legge di Bilancio appena approvata alla Camera dei deputati. Hanno stanziato due miliardi per la Sanità ben sapendo che soltanto di costi energetici in più spenderemo un miliardo e mezzo». Il grido d’allarme riguarda anche la mancanza di personale: «È sconcertante la mancata programmazione nazionale sulle assunzioni. Basterebbe assumere di volta in volta lo stesso numero di quelli che vanno in pensione. Dato che non lo hanno fatto ci ritroviamo senza un solo nuovo medico assunto per i pronto soccorso, non un euro per le Case di comunità, non un euro per il personale che dovrà andarci a lavorare. Per quanto ci riguarda – ha poi concluso – noi faremo tutto il possibile e tutto quanto è nelle nostre possibilità per garantire i cittadini della Campania».

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