Casapound lancia una mobilitazione davanti al parlamento sulla vicenda Marò e lo fa rivendicando anche una possibile dichiarazione di guerra all’India.
Ecco le rivendicazioni con cui il movimento, che ha rimediato un misero 0,% alle prossime politiche, scenderà in piazza il 2 aprile: “Dimissioni di Mario Monti da senatore a vita. Chiusura dell’ambasciata italiana in India. Chiusura dell’ambasciata indiana in Italia e divieto per l’ambasciatore indiano di lasciare l’Italia fino al ritorno dei nostri soldati. Ritiro immediato delle nostre truppe da tutti gli scenari internazionali come ritorsione. Manovre militari nelle acque internazionali a largo del Kerala. Preparazione di una opzione di intervento militare in India a seguito di una qualsiasi condanna dei nostri soldati”.
A Casapound vale forse la pena ricordare l’articolo 11 della costituzione: “L’Italia ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”.