Il governo conservatore spagnolo di Mariano Rajoy ha approvato oggi un inasprimento del codice penale che introduce l’ergastolo e una serie di nuovi reati, con particolare attenzione alla violenza contro le donne.
La riforma, che dovrebbe facilmente venir approvata dal parlamento dominato dal Partito Popolare al governo, entrera’ in vigore fra circa un anno. Fra i nuovi reati, vi sono del matrimonio forzato con pene fino tre anni di carcere, la diffusione di immagini intime non autorizzate (fino ad un anno) e lo stalking (fino a due anni). Diventa anche punibile l’incitamento all’odio o alla violenza per motivi di razza, etnia o religione e la negazione dei crimini contro l’umanita’, in particolar modo l’Olocausto, se comporta incitazione alla violenza. La riforma piu’ controversa e’ quella che introduce in Spagna l’ergastolo, destinato a punire omicidi particolarmente efferati, il regicidio, l’omicidio di minori di 16 anni e atti violenti di terrorismo. La pena potra’ essere rivista dopo 25-30 anni in caso di buona condotta e ravvedimento del condannato. Ha suscitato polemiche anche la “custodia di sicurezza” che permette di mantenere in carcere per altri dieci anni detenuti particolarmente pericolosi che abbiano scontato la loro pena.