Il Dalai Lama esprime la propria preoccupazione per la recente ondata di immolazioni di cittadini tibetani. Ci sarebbero infatti due nuove vittime in Cina, come rivelato dalle associazioni per la Difesa dei Diritti Umani. Il leader tibetano in esilio, tuttavia, resta cauto spiegando che il problema e’ ”politico”.

Alla domanda circa l’immolazione di due tibetani che sarebbe avvenuta in una regione della Cina sud-occidentale il Dalai Lama risponde: ”E’ molto, molto triste. Davvero triste. Ma al tempo stesso e’ un tema caldo, molto politico. Preferisco rimanere in silenzio”. In totale 34 tibetani, soprattutto monaci e monache buddiste si sono tolti la vita dall’inizio del 2011 per protestare contro la Cina, accusata di voler cancellare la loro cultura. Il suicidio piu’ recente e’ avvenuto giovedi’ scorso nella prefettura di Aba, in una regione della provincia del Sichuan. Il Dalai Lama, attualmente in viaggio negli Stati Uniti verso le Hawaii per poi visitare la California e il Canada, ribadisce di aver visto segnali di riforma in Cina. E spiega che le recenti dichiarazioni del premier cinese Wen Jiabao dimostrano che la Cina non ha altra scelte che attuare riforme strutturali e di politica economica.

 

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