Dopo aver riempito le caselle dei ruoli di segretario regionale con il consigliere regionale Giuseppe Sommese e di segretario dell’area metropolitana di Napoli con l’avvocato Francesca Scarpato, Azione mette a posto anche la segreteria di Napoli città. E lo fa nominando segretario cittadino Luciano Crolla, già responsabile della comunicazione della società regionale dei trasporti EAV, con un passato da renziano della prima ora nel Partito Democratico. Il neosegretario, eletto per acclamazione da una settantina tra militanti e dirigenti riunitisi in congresso presso la sala convegni del Grand Hotel Capodimonte, ha subito messo le cose in chiaro sulla collocazione politica a livello locale del partito di Carlo Calenda: «Siamo alternativi ai populisti e ai sovranisti. Vogliamo far crescere un riformismo utile contro quello che Calenda definisce bipopulismo. Napoli è stata l’incubatrice del populismo italiano con la nascita dei primi meetup sui rifiuti del M5S, fino a de Magistris, che non è stato un’incidente della storia, ma l’anello di congiunzione tra Toninelli e il populismo di sinistra». «Azione – aggiunge – è conosciutissima grazie a Carlo Calenda ma a Napoli non aveva ancora un radicamento forte. Con questo primo congresso cominciamo il nostro lavoro anche qui». E sui rapporti con le guide politiche di Regione, dove Azione è nella maggioranza del governatore De Luca, e Comune, dove non è presente in Consiglio Comunale ma è teoricamente all’opposizione avendo sostenuto alle scorse elezioni amministrative la candidatura a sindaco del consigliere del gruppo misto Antonio Bassolino, Crolla puntualizza: «Non abbiamo nessuna preclusione. Vogliamo portar dentro i nostri contenuti e le nostre battaglie. Abbiamo un problema con i populisti che spesso fanno danni anche al Comune. Nonostante Manfredi sia un’ottima personalità, vediamo che ci sono delle difficoltà a partire dalla questione delle Municipalità con lo stallo incredibile che si è creato. Evidentemente una coalizione così ampia, con il M5S così pretenzioso, non porta benefici all’attività politica-amministrativa del Comune. Quindi, invitiamo il sindaco ad ascoltarci». Dunque, gli azionisti napoletani chiederanno al sindaco Manfredi «non ruoli o posizioni» bensì «di essere ascoltati sul Pnrr, distinguendo i soldi investiti in sviluppo da quelli messi per ripianare il debito». «Perché – conclude Crolla – a seguito del Patto per Napoli, di cui siamo contenti, il tema del debito va affrontato seriamente con la ristrutturazione della macchina comunale, delle partecipate, con la riscossione dei crediti e la dismissione del patrimonio pubblico. Dobbiamo essere un comune virtuoso: non basta prendere soldi, bisogna anche meritarli».
Ad affiancare il nuovo segretario ci sarà uno staff di segreteria che unisce volti nuovi a qualche vecchia conoscenza della politica locale: il manager Alessandro Basile, l’ex consigliere comunale Carmine Sgambati (ex Dema ed ex Italia Viva), le docenti universitarie Teresa Leo e Fabiana Sciarelli (quest’ultima è anche consigliera di municipalità essendo stata candidata presidente al parlamentino di Chiaia – Posillipo), il manager Alfio Ferlito e l’avvocato Marta Tortono. Tra il pubblico della sala che ospita il congresso cittadino è presente anche il docente di diritto Marco Plutino – uscito in polemica dal Partito Democratico accusando il presidente di Regione Vincenzo De Luca di familismo – che evidentemente guarda con una certa simpatia al progetto di Carlo Calenda. Nel corso dei lavori, neanche il tempo di chiedersi dove fosse Antonio Bassolino che eccolo apparire, con leggero ritardo, in sala per un intervento. «Azione – ha commentato – è una forza che sta crescendo in tutto il Paese e che può ricoprire un ruolo importante, a livello nazionale e nella nostra città. Sono qui con piacere: sono diversi i temi su cui si possiamo fare battaglie assieme per rinnovare Napoli». L’ex sindaco e presidente di Regione non ha poi risparmiato strali all’attuale amministrazione comunale: «Mi colpisce il fatto che non sia stato presentato un bilancio delle cose fatte nei primi cento giorni. È stato un appuntamento mancato nel rapporto con l’opinione pubblica. Se uno chiede ad un cittadino: cosa ti ha colpito nei primi sei mesi? Dove hai visto un cambiamento rispetto a prima? È evidente che c’è un certo immobilismo, uno degli esempi più clamorosi sono le Municipalità. Si legge che la priorità è l’unità della coalizione, quando in realtà dovrebbe essere il benessere dei cittadini». Un’effettiva crescita del partito di Calenda – dato intorno al 4% dai sondaggi a livello nazionale – negli ultimi mesi c’è stata, anche in Campania. Grazie al lavoro del segretario regionale Sommese e di quello provinciale Scarpato, infatti, Azione è riuscita a far scattare l’elezione di un consigliere in Città Metropolitana. Si tratta di Domenico Marrazzo, già vicesindaco metropolitano nella scorsa consiliatura: «L’obiettivo in Città Metropolitana di Napoli – ha annunciato Marrazzo – sarà quello di finanziare i Comuni dell’area metropolitana rinnovando il Piano Strategico». A livello elettorale i prossimi banchi di prova saranno costituiti dalle elezioni amministrative di giugno in tanti comuni campani e dalle politiche del prossimo anno. Per cui il segretario provinciale Scarpato vede «margini di crescita del consenso trasversalmente in tutte le fasce di popolazione che chiedono alla politica serietà e competenza». In merito alle alleanze l’omologo regionale Sommese sbarra la strada ad ogni possibile alleanza con il Movimento 5 Stelle, anche a livello locale: «Siamo in linea con l’indirizzo politico nazionale. Dobbiamo tornare a parlare di politica attraverso i valori. Sulle visioni sono possibili mediazioni, ma quando ci si rapporta a valori completamente differenti, come quelli populisti e sovranisti, è chiaro che un partito riformista ha difficoltà a dialogare. La gente si aspetta che si dia continuità ad un programma politico. Dove ci saranno i 5 Stelle non ci saremo noi».