Modificare le attuali normative antiabusivismo, delimitare con chiarezza i territori sottoposti a vincoli, usare le nuove tecnologie – satelliti, droni, aerei – per controllare dall’alto il territorio. Sono alcune delle indicazioni emerse dalla riunione, svoltasi presso la Presidenza della Regione Campania, del Gruppo di Lavoro tecnico-amministrativo impegnato sui temi della legge urbanistica, del piano paesaggistico, dell’abusivismo edilizio e del piano di utilizzo delle aree demaniali. “Si è avviato, in questo campo decisivo, il lavoro di rinnovamento e semplificazione legislativa. L’obiettivo è quello di rilanciare l’economia della trasformazione urbana, come una delle grandi leve per lo sviluppo della regione, e la creazione di nuova occupazione. Difendere il territorio e l’ambiente è un obiettivo pienamente compatibile con il rilancio degli investimenti”, si sottolinea in una nota. In particolare, si è deciso che “sul tema dell’abusivismo, nelle prossime settimane la Regione presenterà ai Gruppi parlamentari della Campania una ipotesi di modifica legislativa sia nazionale (per le competenze esclusive dello Stato in materia di abusivismo), sia regionale, per la parte di competenze relative”. Inoltre sarà avviato, nei prossimi giorni, un lavoro congiunto con il Ministero dei Beni culturali sul tema della copianificazione paesaggistica. “L’obiettivo è quello di delimitare con chiarezza i territori sottoposti a vincolo, liberando dall’obbligo di parere delle Sovrintendenze buona parte del territorio regionale, e di definire con chiarezza i contenuti del vincolo per le aree ad esso sottoposte. E’ un lavoro enorme, delicato ed impegnativo. Ma, anche in questo campo, occorre vincere la sfida della modernizzazione e della sburocratizzazione”. “Si è deciso anche, perché sia chiaro che l’obiettivo è quello di combattere l’abusivismo, di realizzare forme di controllo del territorio con le nuove tecnologie (satelliti, droni, aerei), in maniera tale che ogni amministrazione comunale sappia in permanenza quale è la situazione del proprio territorio. L’obiettivo è quello di non far realizzare gli abusi, non di combatterli dopo che sono stati realizzati”, conclude la nota. (ANSA).