“E’ assurdo che i fondi del piano di sviluppo rurale della Campania 2014/2020 siano ancora bloccati e non sono stati erogati in alcuna misura. L’effetto è quello di paralizzare tutti gli investimenti da parte di migliaia di imprese agricole”. Lo denuncia è del consigliere regionale Michele Cammarano, componente della commissione agricoltura che stigmatizza il ritardo – circa un anno e mezzo – accumulato dalla Regione Campania nell’impiego dei fondi dell’Unione Europea. “C’è un problema di gestione del programma che genera incertezze negli imprenditori di un settore già martoriato – sottolinea – Oggi sappiamo che è scaduto il termine per la pubblicazione dei bandi relativi alla misura 10 delle azioni a superficie per gli impegni agro climatici e ambientali sull’annualità 2015”. “Apprendiamo che la Regione non ha ancora stanziato fondi per l’avvio delle misure – sottolinea – Senza contare tutte le difficoltà relative alle modalità di accesso alle misure emerse in sede di concertazione con le associazioni di categoria”. “C’è un’imbarazzate inadeguatezza della Giunta sulla gestione di queste risorse strategiche – continua Cammarano – De Luca all’Expo annunciò di trasformare la Campania come il Galles, alludendo ad un’agricoltura moderna e sburocratizzata, ma basterebbe anche solo imitare la più vicina Toscana, che da mesi ha pubblicato un cronoprogramma dettagliatissimo con le date di pubblicazione tutti i bandi relativi alla programma di sviluppo rurale”. “Un imprenditore agricolo toscano sa oggi quando e se potrà iniziare a investire – spiega Cammarano – i campani invece no”. “Ci chiediamo, a questo punto, – conclude – se la Giunta ritiene strategico il comparto agricolo che opera nella più assoluta incertezza”.

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