NAPOLI – La Commissione Urbanistica, presieduta da Carlo Iannello, si è riunita questa mattina per discutere sulle altezze medie nell’ambito della pianificazione urbanistica di Bagnoli, alla presenza dell’Assessore Luigi De Falco, del coordinatore del Dipartimento ambiente Pulli, del dirigente pianificazione urbanistica generale Travaglini, del Soprintendente ai Beni Architettonici Gizzi e degli architetti  Ricciardelli della Soprintendenza e Ceudech del dipartimento Urbanistica.

 

Il Presidente Iannello ha precisato che, secondo le normative vigenti e i vincoli posti, allo scopo di tutelare lo skyline, è stata prevista l’altezza media di 11,5 metri che, tuttavia, non è una misura di tutela efficace mentre bisognerebbe prevedere un’altezza massima.

 

I consiglieri intervenuti (Attanasio, Lebro, Caiazzo, Troncone, Luongo) hanno posto diverse questioni: la necessità di rivedere le modifiche al Piano Urbanistico Attuativo di Bagnoli anche in previsione della futura trasformazione della città di Napoli in “area metropolitana” (Attanasio e Caiazzo); l’attenzione alle varianti del piano regolatore richieste dalla Soprintendenza, in particolare sul criterio dell’altezza, che potrebbero interferire sui progetti il cui iter edilizio è pressoché concluso (Lebro); il suggerimento di procedere, nel bando attuale, alla messa all’asta di ciascun lotto singolarmente e non dei quattro lotti in contemporanea, al fine di creare le condizioni di libero mercato (Troncone); un chiarimento sulle trivellazioni (Luongo).

L’assessore all’Urbanistica De Falco, in merito al progetto edilizio di Bagnoli, ha ricordato che la Soprintendenza mantiene con il Comune un rapporto di collaborazione. L’Assessore ha aggiunto che il bando sarà vinto da coloro che rispetteranno i criteri previsti dal piano attuativo, ossia altezza media, distanza e dettagli di vario genere e che la pianificazione urbanistica di Bagnoli punta al ripristino della legalità nel territorio e ad un’azione preventiva contro ogni forma di abusivismo. De Falco ha concluso ricordando che, nonostante le prescrizioni della legge regionale del Piano casa attribuiscano alla Giunta il potere di incidere direttamente sul Piano Regolatore, il ruolo del Consiglio comunale resta fondamentale, poiché lo stesso viene chiamato a pronunciarsi in merito all’autorizzazione alle varianti del Piano Regolatore.

Favorevole alla collaborazione tra enti e istituzioni, determinante per il buon esito dello sviluppo della città, anche l’architetto Pulli, che ha informato della volontà della Giunta di revisione del Piano, con la ricostruzione della linea di costa, eliminando la colmata a mare, tema fortemente sentito dalla cittadinanza, e la realizzazione dei volumi previsti. Inoltre – ha proseguito Pulli – nell’attuazione del Piano di urbanizzazione è utile considerare la redistribuzione dei volumi di spazio, seguendo dei principi di lungimiranza nello sviluppo urbanistico.

L’architetta Travaglini è intervenuta in merito al criterio dell’altezza media degli edifici, precisando che non si tratta di una forma di regolamentazione imposta dal Comune di Napoli, ma dalla Regione Campania. Ha sottolineato, inoltre, come ci sia stato nel corso dell’ultimo periodo un alleggerimento dei vincoli.

L’architetta Ricciardelli ha evidenziato come alcuni elementi del P.U.A., che risultano in contrasto con le ragioni del vincolo, comportino l’esigenza di modifiche, circostanza fatta presente già all’indomani della stesura della prima bozza del Piano. Il Soprintendente Gizzi ha specificato come sia stata richiesta una revisione, sin dalla prima riunione indetta dal Presidente.

In conclusione i consiglieri Fellico e Grimaldi hanno proposto una riunione della Commissione per discutere sul tema della linea di costa, mentre le consigliere Caiazzo e Beatrice hanno chiesto approfondimenti sulla costruzione del parcheggio interrato in via Aniello Falcone e sul fabbricato in costruzione nell’ex Villa dei Gerani.

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