NAPOLI – Nonostante la presenza di 31 consiglieri salta il consiglio comunale a Napoli per l’assemblea dei dipendenti comunali convocata tra le 11.00 e le 16.00.
Dopo un intervento sull’ordine dei lavori del consigliere Fucito, il quale ha auspicato che il Consiglio manifesti solidarietà alla mobilitazione sospendendo i propri lavori, si sono svolti alcuni interventi ai sensi dell’articolo 37 del Regolamento: il consigliere Pace per sollecitare l’Avvocatura comunale a procedere con denunce di diffamazione a seguito di false notizie di stampa sull’appalto per la refezione scolastica; la Vice Presidente Coccia sull’inopportunità di querele pronunciandosi, piuttosto, per segnalazioni all’ordine dei giornalisti e richieste di smentite ai sensi della legge sulla stampa; il consigliere Santoro sulle questioni del personale, sia comunale che delle partecipate, e sulla grave situazione delle salme in attesa di sepoltura presso i cimiteri cittadini; il consigliere Antonio Borriello per sollecitare i pagamenti agli istituti che svolgono il servizio semiresidenziale per minori e auspicare, sulle questioni del personale, la ripresa del confronto sindacale; il consigliere Attanasio per una accelerazione degli interventi necessari a confermare e migliorare la pedonalizzazione di Via Caracciolo che però non va messa in discussione; il consigliere Fiola per auspicare una revisione delle varie ZTL presenti in città; il consigliere Moretto per esprimere la solidarietà ai dipendenti comunali e delle partecipate auspicando il confronto con le organizzazioni sindacali.
Alle ore 11.00, constatata l’impossibilità di proseguire la seduta per l’assemblea dei dipendenti, il presidente Pasquino ha messo ai voti la proposta, approvata poi a maggioranza, di sospensione della seduta e di rinvio a quella già convocata per domani anche per l’eventuale discussione e votazione degli ordini del giorno di oggi, che ai sensi del regolamento, in quanto firmati da tutti i Gruppi, posso essere discussi se richiamati in Aula in qualsiasi seduta indipendentemente dall’ordine dei lavori fissato.