La Commissione Affari Istituzionali, presieduta da Gaetano Troncone, ha esaminato oggi, con la partecipazione di Francesco Iacotucci dell’assessorato all’Ambiente, la delibera di Giunta che propone l’approvazione della convenzione per la costituzione dell’Ambito Territoriale Ottimale Napoli 1. Come previsto dalla Legge Regionale n. 5 del 24 gennaio 2014, ha spiegato Iacotucci, l’esercizio delle funzioni di organizzazione del servizio di gestione integrata dei rifiuti dovrà essere organizzata obbligatoriamente in forma associata tra i Comuni e a tale scopo il territorio della Campania è stato suddiviso in ATO (Ambiti Territoriali Ottimali). Napoli e altri 8 Comuni dell’area a Nord della città costituiranno quindi l’ATO Napoli 1, gli altri territori della Provincia costituiranno altri due ATO. I Comuni che con Napoli faranno parte dell’ATO 1 sono: Acerra, Afragola, Caivano, Cardito, Casalnuovo, Casoria, Crispano, Frattaminore. La suddivisione degli Ambiti è stata fatta in modo da distribuire in modo uniforme gli impianti di Stir (Stabilimenti di Tritovagliatura ed Imballaggio Rifiuti): Napoli avrà quindi a disposizione quello di Caivano. L’esercizio associato e la nuova organizzazione consentiranno di ovviare ai molti problemi che finora hanno caratterizzato il sistema per il conferimento dei rifiuti, a partire dalla gestione dei flussi. Infatti, mentre per il momento la raccolta e lo spazzamento resteranno in capo ai singoli Comuni, per lo smaltimento questi dovranno, subentrando alle società provinciali che finora l’hanno garantita, esercitare una gestione comune. Lo schema di convenzione tra i Comuni, che la Regione ha proposto, è stato oggetto di diverse riunioni tra i Comuni interessati promosse dal Comune di Napoli che ha il 72% degli abitanti dell’Ambito; sono state inserite alcune garanzie a beneficio dei Comuni più piccoli, come la rotazione nella presidenza. La scelta fatta sull’organizzazione è quella della snellezza, per cui nella fase di avvio (gli Ambiti dovranno essere operativi dal 1° gennaio del 2015) l’ATO avrà un ufficio centrale costituito da risorse interne dei Comuni. La Commissione Affari Istituzionali ha discusso della proposta, esprimendosi favorevolmente sulla stessa, approfondendo, con gli interventi del presidente Troncone e della consigliera Coccia, gli aspetti maggiormente legati alle proprie competenze, in particolare quelli delle implicazioni reciproche tra l’organizzazione del ciclo dei rifiuti e il varo imminente della Città metropolitana. Questo percorso implicherà una rimodulazione della nuova organizzazione che, comunque, appare idonea a garantire un risparmio nei costi della gestione dei rifiuti e un miglioramento anche sul piano dei servizi.