”Complimenti agli organizzatori – Comitato Don Diana, Nco, Università Bocconi – che hanno creduto e sono riusciti a creare un modello innovativo e soprattutto concreto di creare impresa a partire dai beni confiscati” afferma Antonella Ciaramella (Pd), consigliere regionale, a margine del focus organizzato oggi a Casal di Principe, con esperti ed economisti che ha puntato l’attenzione delle istituzioni coinvolte sull’opportunità di ”fare e saper fare impresa”. ‘La confisca di beni immobiliari, terreni, ville private, stabilimenti produttivi e uffici è una forma di risarcimento verso tutti i cittadini” aggiunge Ciaramella. ”Il tema, di enorme impatto sociale e culturale, è ancor più un’opportunità da cogliere in una prospettiva di sviluppo” sostiene Ciaramella a margine del convegno su ‘La gestione imprenditoriale dei beni confiscati’. L’assegnazione dei beni confiscati ad associazioni non profit genera economia, è stato sottolineato, ”e contribuisce alla rinascita civica dei territori pesantemente condizionati da pratiche e culture mafiose”. Ma esiste anche ”un’ulteriore opportunità ossia quella di co-generare valore attraverso l’impiego di professionalità e competenze specifiche che istruiscano realmente i percorsi per creare un’impresa sociale riscattata dalla criminalità organizzata”.