“Durante la visita all’ospedale ‘Capilupi’ di Capri finalizzata alla raccolta di notizie utili sulla strana vicenda dei ripetuti guasti dell’ascensore del nosocomio, mi sono imbattuto in 16 bombole piene di ossigeno e quindi pericolose, se a contatto con una fonte di calore, depositate in una zona di passaggio, senza sorveglianza, ed a pochi passi dalla camera mortuaria, dalla farmacia, dal laboratorio d’analisi e dall’ingresso riservato al personale. Ho subito segnalato l’anomalia al vice direttore del presidio che ha immediatamente dato disposizione per trovare una diversa sistemazione nel rispetto delle normative sulla sicurezza”. Lo dice il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Luigi Cirillo che lo scorso lunedì ha incontrato i vertici del nosocomio e consegnato il testo dell’interrogazione rivolta al presidente De Luca e trasmessa per conoscenza anche al commissario Polimeni sulla vicenda delle criticità e mal funzionamento dell’ascensore in funzione del ‘Capilupi’. “L’ascensore è stato nel frattempo riparato – spiega Cirillo – c’è però da capire perché spesso l’impianto è soggetto a numerosi guasti. In particolare già nel 2010 è rimasto bloccato per una settimana, nel 2011 per un periodo superiore e, nel 2015, il sindaco dovette firmare un’ordinanza di fermo dell’impianto perché mancava una verifica tecnica di funzionalità”. “Il guasto comporta innumerevoli difficoltà, poiché il reparto degenze si trova al piano superiore – aggiunge Cirillo – e per raggiungere ambulatori e laboratori di analisi e radiologia, la camera operatoria, la sala parto, i pazienti devono essere trasferiti a braccia attraverso la scala d’emergenza”. “Voglio ricordare che il ‘Capilupi’ più volte è stato al centro delle cronache – sottolinea – e anche di accertamenti”. “L’attenzione del Movimento 5 Stelle non sarà sporadica sull’ospedale ‘Capilupi’ – conclude Cirillo – dalla Giunta vogliamo avere l’impegno, in generale, affinché si garantisca per i presidi ospedalieri di Capri, Ischia e Procida la funzione di ospedale con Pronto Soccorso per residenti e non, un’assistenza sanitaria, seppur minima, di maggiore garanzia”.

 

 

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